«Padiglioni, decideremo con la città»

Dopo l’ok delle banche, parla l’assessore Boraso: «Eravamo tutti pessimisti, ora c’è un tema positivo su cui discutere»
Di Mitia Chiarin
Agenzia Candussi, giornalista Artico. Inaugurazione nuovo infopoint e bigliettera VELA ACTV in Piazzale Cialdini, Mestre. nella foto Ass Boraso
Agenzia Candussi, giornalista Artico. Inaugurazione nuovo infopoint e bigliettera VELA ACTV in Piazzale Cialdini, Mestre. nella foto Ass Boraso

«Da gennaio 2017 la città avrà finalmente un tema positivo su cui discutere», dice l’assessore Boraso. «Non nascondo che eravamo tutti pessimisti, sindaco compreso. Ora lo sblocco da parte delle banche apre scenari positivi che consentono di pensare con ottimismo al futuro di un’area strategica del centro di Mestre». All’indomani dell’annuncio della Dng di Marcello Carli dell’arrivo in queste ore a Ca’ Farsetti di tutte e sei le delibere degli istituti di credito coinvolti nell’operazione ex Umberto I con i cda che danno il via libera in Comune per lo svincolo delle ipoteche sui padiglioni che devono passare all’amministrazione comunale, i commenti sono positivi. Anche se cauti.

«Attendiamo tutte le documentazioni per vedere se davvero tutto è a posto o se ci sono ancora vincoli. Finché non accertiamo questo è bene andarci cauti», avvisa la vicesindaco, Luciana Colle. Parla anche l’assessore al Patrimonio Renato Boraso che segue la vicenda assieme al collega all’Urbanistica Massimiliano De Martin.

Quali sono i prossimi passi del Comune?

«A gennaio 2017, dopo le verifiche sulla documentazione delle banche, potremo approvare in giunta la delibera per l’acquisizione degli immobili. Gli uffici stanno già studiando la questione. Ovviamente il primo passo è la verifica dell’arrivo di tutte le delibere delle banche di svincolo delle ipoteche. Poi si potrà predisporre l’atto di acquisizione. Nel frattempo procede anche la parte urbanistica con il rinnovo. Poi resta da capire con quale soggetto andremo a firmare la nuova convenzione».

Spieghi meglio.

«Intendo dire che speriamo che a questo punto la Dng trovi un interlocutore affidabile che porti a compimento il progetto dell’ex Umberto I. Sappiamo di una cordata italiana interessata. Si spera che si arrivi alla concretezza dei cantieri».

Ma avete intenzione di abbattere alcuni padiglioni, come emerso in una commissione consiliare?

«Ci sarà da gennaio una discussione con il sindaco e con la maggioranza. E sarà un tema vero su cui discutere con la città: decidere il futuro di quell’ettaro e poco più di spazi da ripensare. Un tema finalmente positivo per la città, su un luogo strategico. Per mesi, inutile nasconderlo, siamo stati a riguardo tutti pessimisti: ora speriamo che nel 2017 ci sia davvero spazio per l’ottimismo».

I prossimi step dopo la verifica delle lettere di svincolo delle ipoteche delle banche sono la modifica della convenzione al piano di recupero con la cessione al Comune dei padiglioni Cecchini, Pozzan, De Zottis, l’ex ufficio Cup di via Ospedale e la vecchia chiesetta. Dopo la delibera seguirà l’appuntamento dal notaio per formalizzare, presenti i delegati degli istituti bancari, la cancellazione delle ipoteche e il passaggio degli immobili al Comune che conta di riuscire ad acquisirli senza pagare l’Iva per 2 milioni, ma sborsando le sole spese di rogito. Dal punto di vista urbanistico, il futuro dell’area diventa efficace ora con il passaggio dei padiglioni. Le torri ospiteranno un albergo, un distretto commerciale e una quota di residenza.

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