Padiglione Aquae pronto il 19 dicembre

Mattiazzo (Expo Venice spa) illustra i lavori in dirittura d’arrivo: «Così Porto Marghera ridarà fiato alla città»
Stato in cui si trova via dell'elettricità a Marghera intorno a dove sorgerà il padiglione dell'Expo - nella foto l'amm. del. Giuseppe Mattiazzo con dietro il cantiere dell'Expo
Stato in cui si trova via dell'elettricità a Marghera intorno a dove sorgerà il padiglione dell'Expo - nella foto l'amm. del. Giuseppe Mattiazzo con dietro il cantiere dell'Expo

MESTRE. Il cantiere di Condotte Immobiliare è in piena attività per completare il padiglione Aquae alto 14 metri con un via vai incessante di camion, gru gigantesche sempre in azione, restingimenti della carreggiata e scavi in via Pacinotti per i sottoservizi, fino all’incrocio con via Righi Ponte della Libertà.

«Siamo in dirittura d’arrivo» assicura Giuseppe Mattiazzo, amministratore delegato di Expo Venice spa che ha affittato il padiglione Aquae per 12 anni «il prossimo 19 dicembre, come promesso, presenteremo alla città il nuovo padiglione Aquae e le aree circostanti, compresa la banchina sul canale Brentella che saranno pronti prima del mese di maggio dell’anno prossimo, quando aprirà ufficialmente l’Expo di Milano a cui è collegato Expo Venice con tutte le sue iniziative di livello internazionale che avranno al centro l’acqua e il suo rapporto con il cibo, l’ambiente, il clima e la salute».

Il padiglione in costruzione è una struttura avveniristica di zinco e titanio, sospesa a un'altezza di 14 metri per una superficie di circa un ettaro, sostenuta solo da quattro pilastri, con l'immagine tridimensionale dell'acqua che sembra cadere a cascata dal cielo.

Il tutto su un'area complessiva di 50 mila metri quadri bonificata e riedificata con un progetto che ha richiesto un investimento complessivo di 30 milioni di euro. L'area di Expo Venice è stata progettata per ospitare fiere, esposizioni, eventi culturali e sportivi dove sarà possibile organizzare convegni o spettacoli per 3.500 posti a sedere (7mila persone in piedi), avrà 600 posti auto, fermate di bus, treni, vaporetti e centri di ristorazione di alta qualità. Mattiazzo assicura anche che entro maggio prossimo Condotte Immobiliare - che sta costruendo, in partnership con la Finint Investiment Sgr di cui è socio Enrico Marchi - avrà concluso gli interventi sui tutta l’area che circonda il padiglione e arriva fino ai bordi del canale Brentella e della laguna.

«Insieme a Condotte, all’Autorità Portuale, il Parco Vega, il Comune di Venezia, l’Actv per le firmate di bus e forse del tram e Trenitalia per la stazione di Porto Marghera» sottolinea l’amministratore delegato di Expo Venica spa «per sistemare tutto il triangolo tra via Pacinotti, via delle Industrie e via Ferraris fino alla banchina del Brentella in tempo per l’Expo».

E a chi teme che il nuovo padiglione Aquae, ad Expo terminata finisca per diventare una cattedrale nel deserto del Parco Vega (in particolare le aree 3 e 4 ancora da ricostruire e i capannoni fatiscenti del lato sud di via delle Industrie, di fronte al Vega 1 che a tutt’oggi risulta essere l’unica area ricostruita e riutilizzata con successo.

«Abbiamo affittato per 12 anni il padiglione dell’Expo perché crediamo al nostro progetto di sviluppo di un polo fieristico veneziano che continuerà a ospitare esposizioni, conferenze ed eventi fieristici, a cominciare da tutto ciò che riguarda l’acqua come risorsa di vita di tutto il mondo».

Su questo tema, infatti, è previsto nel padiglione Aquae la presentazione del rapporto dell’Unesco «Water for a Sustainable World» che porterà nella nostra città un grande numero di rappresentanti di agenzie delle Nazioni Unite e ong di tutto il mondo. «Se la fiera di Verona è famosa per Vinitaly e Vicenza per l’orificeria» aggiunge Mattiazzo «Venezia lo sarà per l’acqua che è essenziale per la vita, con iniziative permanenti di spessore internazionale».

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