«Pacifisti? No, grazie». Leo striglia i ragazzi
Alzabandiera tra imbarazzi e tensioni, c'è il vice sindaco Oliviero Leo al posto del sindaco Andrea Cereser. Domenica mattina gli studenti delle scuole Onor, questo era il loro turno, hanno letto un articolo della Costituzione, l'articolo 11 che sancisce tra l'altro il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Ma il vice sindaco, e colonnello medico dell'esercito Leo, ha preso la parola e ha voluto precisare di non essere d'accordo con il ripudio della guerra. Apriti cielo. Imbarazzo evidente tra gli esponenti del centrosinistra in piazza Indipendenza, che più tardi si sono allontanati, e plauso delle associazioni combattentistiche. «Ho solo voluto chiarire», ha detto Leo a margine della giornata, «che la guerra non va ripudiata quando serve a difendere i nostri confini nazionali o a proteggere altri popoli che sono oppressi. Un chiarimento a dei ragazzi che è giusto sappiano che esiste un esercito e quale deve essere l'atteggiamento di uno Stato su questi temi».
Altro che pacifismo estremo. Ancora una volta Leo marca la differenza tra lui e Cereser, tra la sua tradizione e provenienza politica e il centrosinistra che governa assieme il Comune in una curiosa alleanza che sono in molti a vedere forzata. Così vicini, così lontani. Leo e Cereser siedono fianco a fianco da quasi un anno ormai. Il sostegno di Leo e della sua lista sono serviti al centrosinistra ad assicurarsi una larga vittoria.
Il vice sindaco è un militare tutto d'un pezzo e prossimo generale quando sarà in quiescenza. Cereser non ha fatto il militare. Proviene dal mondo dei boy scout ed è pacifista convinto. Amico personale di Renzi che era arrivato a San Donà per appoggiarlo in campagna elettorale quando era sindaco di Firenze. Negli ultimi tempi sono emerse le differenti vedute su tanti aspetti amministrativi. Il futuro della ex caserma di Fiorentina, che potrebbe essere ostello della gioventù secondo il sindaco, caserma secondo Leo, per non parlare dell'ospedale unico che li ha visto spesso impegnati in un duro confronto. E anche in occasione di un altro alzabandiera, uno studente orientale aveva espresso il suo sogno di essere cittadino italiano, per la gioia del sindaco che si è battuto per la cittadinanza civica, mentre Leo era stato anche su questo molto critico. Difficilmente vedremo ancora il vice sindaco sul palco, ma magari tornerà in prima fila e in divisa. (g.ca.)
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