Pace fatta tra Koolhaas e Benetton rinnovato il contratto sul Fontego

L’archistar olandese e il suo Studio Oma seguiranno i lavori di trasformazione sino al termine Da fine gennaio subentrerà Dfs con l’architetto Fobert per l’allestimento del grande magazzino
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 17.03.2015.- Chiatta in Canal Grande per i restauri del Fontego dei Tedeschi
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 17.03.2015.- Chiatta in Canal Grande per i restauri del Fontego dei Tedeschi

VENEZIA. Fontego dei Tedeschi, torna la “pace” tra l’architetto Rem Koolhaas e il suo Studio Oma e il gruppo Benetton - rappresentato dalla società Edizione, proprietaria del cinquecentesco palazzo - sui lavori in corso per la trasformazione dell’edificio in un grande magazzino del lusso che sarò poi gestito dal gruppo francese Dfs (Duty Free Shops). È stato infatti rinnovato nei giorni scorsi il contratto di consulenza per la supervisione dei lavori dell’archistar olandese e del suo staff che era ormai scaduto e che proseguirà sino al termine del cantiere, probabilmente nel gennaio del 2016. Sarà solo a quel punto che Edizione consegnerà a Dfs e al suo staff di progettazione - guidato dall’architetto britannico Jamie Fobert - il Fontego per consentire l’allestimento del grande magazzino secondo i desideri del nuovo gestore e a quel punto Koolhaas e lo Studio Oma, autori del progetto architettonico, usciranno di scena.

Koolhaas e il suo staff avevano fatto trapelare recentemente i loro malumori per un ruolo sempre più marginale in cantiere negli ultimi mesi e la sostanziale esclusione - poco gradita, contando almeno su un ruolo di supervisione - da tutta la fase dell'allestimento del nuovo grande magazzino che i nuovi gestori francesi di Dfs hanno affidato a Fobert. L’architetto londinese è già al lavoro sulla fase progettuale degli allestimenti del grande magazzino destinato al lusso tra scale mobili in legno e pareti trasparenti che fungono tanto da divisori quanto da vetrine espositive. Il nodo era proprio il contratto di consulenza per Koolhaas e il suo Studio di progettazione che scadeva alla fine di giugno proprio e che il gruppo Benetton non aveva ancora deciso se rinnovare o meno. Koolhaas e lo Studio Oma sono già stati liquidati per la stesura del progetto per la ristrutturazione del Fontego dei Tedeschi - due milioni di euro il compenso - ma ad esso è seguito appunto un contratto di consulenza per seguire in cantiere la realizzazione del progetto, ormai verso la fase finale, visto che la consegna a Duty Free Shop è prevista per gennaio. Da parte dell'architetto olandese e del suo studio c'è il desiderio, legittimo, di seguire sino alla fine i lavori, ma questo si scontra con la decisione - altrettanto legittima - di Dfs di affidare a un altro architetto, appunto Fobert, l’allestimento del grande magazzino. Una decisione sulla quale il gruppo Benetton non può e non vuole mettere bocca, visto che sarà appunto la Duty Free Shops a pagare i nuovi allestimento e il contratto d'affitto da circa 100 milioni di euro per l’uso pluriennale del Fontego. Il nuovo contratto di consulenza dovrebbe risolvere la questione. Intanto i lavori procedono a pieno rimo - concentrati sul nuovo piano ricavato sotto il lucernario e che sarà destinato a ospitare piccole manifestazioni o convegni e la terrazza-altana panoramica sul tetto del Fontego.

Enrico Tantucci

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