Ovovia sul ponte di Calatrava, si parte: alle 8 il viaggio inaugurale
VENEZIA. E venne il giorno dell’ovovia in funzione sul ponte di Calatrava (o della Costituzione). Dopo una serie infinita di ritardi, modifiche, collaudi e una lievitazione dei costi che ha portato il costo complessivo del dispositivo vicino ai 2 milioni di euro, entra finalmente in funzione la struttura per il trasporto dei disabili e delle persone con problemi di mobilità agganciata al ponte, che consente in circa 7 minuti di raggiungere Piazzale Roma dalla Ferrovia o viceversa.
Negli ultimi giorni i tecnici hanno eseguito le ultime prove per valutare che le ultime modifiche richieste dalla commissione Ustif (Ufficio Speciale Trasporti Impianti Fissi) fossero state attuate e hanno dato il via libera per l’entrata in esercizio. L’ovovia funzionerà appunto dalle 8 del mattino alle 22 (dalle 9.30 alle 20 nei giorni festivi) e sarà azionata a distanza dal personale di Avm - l’Azienda veneziana per la mobilità - che prestano servizio per il funzionamento del people-mover.
Chi vorrà utilizzare il dispositivo di trasporto agevolato dovrà spingere il bottone di un videocitofono collegato con il personale di Avm, che, verificato al video che il richiedente sia effettivamente impossibilitato a oltrepassare il ponte di Calatrava in altro modo, azionerà l’ovovia.
Fissati limiti precisi per il suo utilizzo: potranno servirsene appunto disabili (anche con accompagnatore), anziani con problemi di mobilità, donne in avanzato stato di gravidanza o con passeggini. Ma non potranno certo farne uso turisti carichi di valigie o persone con le borse della spesa. Avm e Comune effettueranno un monitoraggio di sei mesi sul funzionamento effettivo del dispositivo, ma potranno intervenire anche prima - in caso di necessità - per eventuali modifiche.
L’ovovia, che può portare al massimo due persone, è dotata di una scocca su cui prenderanno posto i passeggeri, di una parte trasparente per la visione esterna e di una cupola resistente in fibra di carbonio. Saliti a bordo, dopo aver azionato il tasto start, le porte si chiudono, la cabina viene sollevata da suolo da un elevatore e depositata sulla slitta traslante che si avvia verso l’altro capo del ponte. Quando arriva a fine corsa, si ripete la manovra di scambio in senso inverso e i passeggeri possono scendere attraverso una rampa che raccorda l’ascensore alla pavimentazione. Previsto anche un piano di comunicazione per informare cittadini e turisti sull’uso del nuovo mezzo di trasporto. Per sei mesi la manutenzione dell’ovovia sarà a carico del Comune, poi passerà ad Avm.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia