Otto, il maialino (vegano) da passeggio sul Liston
PADOVA. «Chi lo trova originale non ha mai viaggiato: in Inghilterra i maialini andavano di moda già dieci anni fa, e così in molte altre parti del mondo». Per Gloria Cabrelle, “mamma” di Otto, avere in casa un maiale domestico è assolutamente normale. Agli sguardi curiosi e alle domande, quando passeggiano in centro insieme, si sono abituati entrambi ma, lungi dallo stancarsi di rispondere, Gloria è al contrario sempre pronta a diffondere utili informazioni su come tenere questi simpatici animali.
«Io e mio marito Fabio», racconta, «abbiamo sempre amato i maiali: è una passione un po’ insolita che fortunatamente condividiamo. Il nostro problema è che non viviamo in una villa con giardino, e va da sé che un animale da 80 chili non lo possiamo tenere. Avremmo voluto adottarne uno di piccole dimensioni, ma qui in Italia la razza cinese non si trova. È più facile trovare allevamenti di maialini vietnamiti, che però diventano molto grandi». Poi, circa un anno fa, è arrivato il colpo di fortuna: «Abbiamo scoperto che in un allevamento lombardo avevano un incrocio tra un maiale vietnamita e uno cinese, che quindi sarebbe rimasto di dimensioni ridotte. Abbiamo colto l’occasione al volo», racconta la donna, «e così abbiamo portato a casa Otto. In passato abbiamo avuto cani e posso dire che sono animali affettuosi allo stesso identico modo, anzi i maiali lo sono di più. Sono anche molto legati al padrone e intelligenti: Otto capisce benissimo se sta “violando” qualche regola. E se cerchiamo di obbligarlo a fare qualcosa che non vuole emette un suono molto simile ad un “no”».
Il maialino Otto, noto per le sue passeggiatine sul liston, compirà un anno ad aprile. Pesa circa 25 chili e per gli standard della sua specie è assolutamente in forma, per non dire magro: «Molti spiegano che l’alimentazione di un maiale sia una cosa banale», spiega ancora la proprietaria, «mentre proprio al loro nutrimento bisogna stare attentissimi. Questi animali sono famelici e hanno un fiuto di gran lunga più raffinato rispetto ai cani: sentono l’odore di un frutto a cinquecento metri di distanza. Mangerebbero in continuazione, ma questo comporta un aumento smisurato del peso e delle dimensioni. Possono ingrassare al punto da farsi spezzare letteralmente la schiena, perché il loro scheletro non è fatto per reggere oltre un certo peso».
L’alimentazione di Otto, quindi, è curatissima e costantemente controllata dal suo veterinario, il dottor Bolognini. I suoi padroni sono entrambi vegani, ma per amor suo fanno qualche eccezione: «È vegano anche Otto, ma a lui a volte concediamo un po’ di pesce per integrare», conferma Gloria, «perché a differenza nostra non può sostituire del tutto alcuni elementi di origine animale».
Affettuoso e molto intelligente, per i suoi padroni Otto è esattamente come un cane. Ma attenzione, educarlo non è così facile e nemmeno gestirlo: «Non può stare da solo molto tempo», conclude Gloria, «e quando gli abbiamo messo la pettorina per la prima volta si è messo a urlare così forte da mettere in allarme i vicini. Chi ne vorrebbe uno tenga ben presente questo, e anche le dimensioni che i maiali raggiungono: sui Colli ne sono stati abbandonati tanti, presi incautamente e poi lasciati lì da chi si è dimostrato incapace di prendersene cura».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia