Otto agenti per un paziente psichiatrico

Polizia penitenzaria sotto organico ma costretta a piantonare all’Ospedale dell’Angelo un detenuto ricoverato
Di Giorgio Cecchetti

MESTRE. Gli agenti della Polizia penitenziaria già sono sotto organico e da tempo devono anche organizzare i piantonamenti per i detenuti che dovrebbero stare nei Rems, vale a dire le Residenze per l’esecuzione della pena dei detenuti malati di mente, insomma quelli che prima venivano accolti negli ospedali psichiatrici giudiziari e che ora sono giustamente stati chiusi.

Il Veneto è in ritardo e la Regione l’ha costituito da poco a Nogara, in provincia di Verona, ma il governo ha commissariato l’ente regionale nominando Franco Corleone. L'assessore leghista alla Sanità Luca Coletto critica la decisione e precisa che «a Nogara, già dal 21 gennaio, sono attivi 16 posti letto e altrettanti saranno disponibili entro maggio, per un totale di 32 rispetto ai 23 malati psichici veneti dimessi dagli Opg».

In realtà, Procure e Tribunali ancora spediscono i detenuti malati di mente nei Reparti psichiatrici degli ospedali e così, a Mestre, per alcuni giorni c’erano 4 agenti per turno (16 ogni 24 ore) per tenere d’occhio due detenuti. Uno adesso se n’è andato, ma da due mesi otto agenti della Penitenziaria al giorno sono distaccati all’Angelo per piantonare un detenuto che dovrebbe essere nel Rems e, invece, sta in ospedale.

Gli otto agenti sono stati sottratti dal servizio del Nucleo traduzioni di Venezia, che a causa di questo devono correre da una parte all’altra per tamponare le carenze d’organico e qualche volta riescono a farlo, altre volte, invece, i detenuti arrivano in udienza in ritardo a causa delle scorte che non sono sufficienti a soddisfare tutte le esigenze di sicurezza. I detenuti, infatti, vanno trasferiti e trasportati sempre in sicurezza: devono essere presenti sempre almeno quattro agenti. L’assessore regionale sostiene che i posti a Nogara sono sufficienti a coprire le richieste provenienti da Procure e Tribunali veneti, ma evidentemente Luca Coletto non mette in conto coloro che sono stati arrestati ultimamente e che non sono ancora finiti sotto processo, come appunto quello che viene piantonato all’ospedale dell’Angelo.

Il numero dei detenuti che hanno la necessità di essere ricoverati nei Rems naturalmente varia e quindi c’è la necessità di avere strutture in grado di ospitare numerose persone e non soltanto coloro che erano ricoverati negli ospedali psichiatrici giudiziari e che sono stati dimessi a causa della loro chiusura. A quelli si aggiungono coloro che vengono arrestati man mano e accade spesso che chi compie reati di sangue abbia più bisogno di cure psichiatriche, oltre che essere tenuto fuori dalla società in modo che non compia altri atti di violenza, piuttosto che di essere rinchiuso nella cella di un carcere.

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