Ottavio e Maria l’amore è più forte di ogni prova

Sempre insieme da 50 anni tra sogni, lavoro e, ora, malattia Per le nozze d’oro hanno chiesto agli amici aiuti per l’Avapo
MIRANO. L’amore è forte. E loro sono la prova che l’amore, anche quello di oggi, se lo si cerca esiste. Esiste davvero. Si sono conosciuti cinquantasei anni fa, in un pomeriggio d’inverno. Una passione nata davanti un cinema di periferia, a Caltana di Santa Maria di Sala. Quello dove ancora i ragazzini si trovavano la domenica pomeriggio e condividevano i primi film, i primi baci, le prime sigarette e tanti, tanti sogni.


Quei tempi ancora quando ci si guardava negli occhi, anche solo per ascoltare. Un film di pistoleri il loro, che li ha fatti innamorare e poi da lì, come nei grandi film, non si sono mai più lasciati.


Lei, Maria Beccaro, 74 anni, originaria di Peraga di Vigonza e lui Ottavio Basso, l’ottavo di otto figli, 76 anni il prossimo primo febbraio, nativo di Santa Maria di Sala. Insieme vivono a Caselle e insieme, da un amore nato un po’ per caso, tra pistoleri e i cow boy, hanno dato la vita a tre figli: Michele, Diego e Federico. Michele di anni ne ha 49, Diego ne ha 46 e Federico 33. I più grandi fanno i camionisti, il più piccolo lavora nell’azienda di famiglia. Maria e Ottavio hanno un’azienda agricola di produzione del latte con oltre 130 mucche. Ottavio nel suo lavoro è ancora attivo, è ancora lui che decide quando i camion possono o non possono venire a scaricare.


Maria invece, ancora con quel rossetto che le colora le labbra di rosso, faceva l’operaia in una fabbrica, un lavoro insolito per una donna a quei tempi. Poi quando ha incontrato Ottavio, lo ha seguito nell’azienda agricola. Così il 12 agosto 1967 hanno deciso di sposarsi e dopo il primo anno di nozze è nato Michele.


«È stato tutto subito», racconta Ottavio. È stato subito amore. Maria e Ottavio hanno sempre condiviso tutto, addirittura si somigliano in quei piegamenti degli occhi che segnano i ricordi e il passare del tempo. Feste, amici, pranzi, cene, lavoro: tutto sempre insieme.


«Se c’era da fare festa si faceva festa», racconta Ottavio, «se c’era da lavorare, si lavorava. La campagna non conosce sabati né domeniche, ma sempre insieme. Io e lei. Sì qualche baruffa, qualche parola, ma poi si va avanti».


Avanti. Avanti sempre. Avanti anche quando la vita, un giorno all’improvviso ti mette davanti a una dura prova: la malattia. Dieci anni fa Maria si ammala di tumore al seno e da lì s’inizia: medici, ospedali, referti. Tutto per combattere quel mostro che giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, si prende ogni singola cellula fino a togliere tutte le forze, le speranze. Ma Maria e Ottavio non le hanno mai perse e per i cinquant’anni di matrimonio, i loro figli hanno organizzato una festa, con settanta invitati.


«È stato tutto come allora», dice con un velo di commozione Maria. E c’è di più. Perché non hanno chiesto regali, ma una semplice busta da riempire. Quei soldi, tremila euro, li hanno dati all’Avapo Mirano-Dolo Onlus per Oncologia ed Ematologia Oncologica di Mirano, per la promozione dei programmi di ricerca no-profit in ambito clinico e psico-oncologico. Tutta la riconoscenza da parte del primario Giuseppe Azzarello e del dg Giuseppe Dal Ben. Allora sì, l’amore esiste, oltre ogni ostacolo.


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