«Ostetricia riaprirà presto» Oggi la firma del primario
PORTOGRUARO. Il direttore generale dell’Asl 10, Carlo Bramezza, firmerà oggi la delibera di nomina del dottor Vincenzo Cara a nuovo primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Portogruaro. Già stamattina Bramezza e Cara s’incontreranno per definire le prossime tappe. Spetterà al nuovo primario stabilire i tempi per la riapertura del Punto nascita. «Abbiamo fatto il concorso, adesso firmerò la delibera di nomina e mi incontrerò subito con il nuovo primario», spiega Bramezza, «dovrà essere lui, in prima persona, a ricostruire il Punto nascite, mettendosi in moto perché dovremo rifare tutti i concorsi, che sono andati a vuoto, per la copertura dei posti di ginecologo».
Sono quattro i ginecologi mancanti a Portogruaro. Ma, se in prima battuta i concorsi sono andati deserti, adesso la nomina del nuovo primario, proveniente dalla vicina San Vito, fa ben sperare sul fatto che diversi medici possano essere interessati a lavorare a Portogruaro. In città, però, ha destato allarme la notizia della chiusura, scattata mercoledì, del servizio di guardia notturna del reparto di ginecologia. Dalle 20 alle 8 del mattino, non ci sono più in servizio il ginecologo e l’ostetrica per affrontare eventuali emergenze.
Il direttore generale dell’Asl tranquillizza: questa situazione durerà solo uno o due mesi e si sistemerà con la ripartenza del reparto. «In questo momento abbiamo solo tre ginecologici in servizio, che finora ci hanno garantito il lavoro sulle 24 ore. Ma dobbiamo dare anche a loro il modo di fare le ferie», conclude Bramezza, «per questo, solo per una questione di sicurezza, abbiamo preferito durante le ore notturne portare eventuali emergenze a San Donà o Pordenone. Peraltro urgenze finora non ce ne sono state, essendo chiuso il Punto nascita».
Ma dal comitato “I fiocchi sopra le gru” arriva una dura presa di posizione. «Ora vogliamo chiarezza, quella che sino a oggi non c’è stata», dicono le referenti, «mettiamo sul tavolo tutte le promesse disattese, tutti i propositi rimasti tali. Mettiamo la nostra rabbia di donne, madri e future madri prese in giro. Precisiamo che, se Bramezza ha chiuso il Punto nascita per motivi di sicurezza, in questo momento deve rendersi conto che la criticità è ancora maggiore, a causa della mancanza di trasparenza nel tipo di servizio erogato, in realtà dal primo giugno praticamente nullo. Ricordiamo una stagione estiva già iniziata con puerpere presenti sul litorale che, oltre all’assenza del Punto nascita di Portogruaro, hanno la concomitante chiusura di Latisana. E la nomina del primario non garantirà tempi certi per una rapida riapertura».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia