Ostetricia, all’ospedale dell’Angelo c’è il rischio ingorgo delle nascite

A Mestre con la chiusura di Villa Salus si registra un aumento delle puerpere, ma per potere potenziare i servizi manca il via libera della Regione
Mestre (VE):.Villa Salus, il metodo marsupio..Dottoressa Annalisa Piovesan..08/02/2001 © Light Image Studio..Ferraro.
Mestre (VE):.Villa Salus, il metodo marsupio..Dottoressa Annalisa Piovesan..08/02/2001 © Light Image Studio..Ferraro.

MESTRE. Il punto nascite di Villa Salus è aperto, ma tutti sanno che è destinato a chiudere, comprese le future mamme che alle cure del punto nascite si affiderebbero volentieri. Tuttavia, piuttosto di correre il rischio di trovarsi a metà della gravidanza con il reparto chiuso, preferiscono rivolgersi direttamente altrove, ad esempio all’ospedale Dell’Angelo, dove sono già tante le future mamme in attesa. Ed è per questo che il reparto di ostetricia rischia di andare in sofferenza, proprio per far fronte al maggior numero di pazienti da seguire.

L’Asl 12, da parte sua, sarebbe pronta a rinforzare il reparto, ed è già pronto un bando di mobilità per l’assunzione di sei ostetriche - che dovrebbe servire ad accogliere quelle destinate a stare a casa da villa Salus - ma le assunzioni non possono completarsi fino a che non ci sarà l’ufficialità della chiusura del punto nascite dell’ospedale privato. Uno stato di incertezza che rischia di complicare le cose. E quindi? «E quindi la Regione deve darsi una mossa nel prendere una decisione» dice Francesco Mengazzi della Uil «perché non si può andare avanti con questa situazione di incertezza, che si ripercuote sulla qualità del servizi». Ad esempio: venerdì pomeriggio tre donne in gravidanza che si sono presentate al Pronto soccorso di Mestre, e da qui sono state indirizzate direttamente al reparto, dove hanno dovuto attendere tra le 2 e le 4 ore prima di poter essere visitate. «Il personale è stato molto gentile e si è scusato per l’attesa» spiega il marito di una donna che si era rivolta al pronto soccorso per alcune complicazioni «ma far attendere una donna incinta per ore non è certo il massimo».

Per il momento però sembra che non si possa fare granché, almeno fino a quando la Regione non dirà l’ultima parola sulla riorganizzazione delle schede ospedaliere, per la riorganizzazione dei reparti, operazione che permetterebbe di dare il là anche alla revisione di ostetricia all’ospedale di Mestre, che si sta attrezzando ed è pronto a partire. Una partita piuttosto complessa, che chiama in causa anche l’assetto del Policlinico Sa Marco, l’altro grande ospedale privato della città. Come spiegava già un paio di mesi fa l’Asl 12 è già stato predisposto il percorso per adeguare la struttura ospedaliera all'accoglienza anche di nuovi posti letto, attraverso la ristrutturazione del terzo piano dell' Angelo, ma per passare dai piani ai fatti manca ancora l’ok della Regione. È previsto che le degenze ostetriche siano contigue con il reparto, con il relativo spostamento di alcuni letti chirurgici.

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