Ostetrica di Portogruaro parte per l’Africa. «Una valigia leggera per aiutare mamme e bambini»

Laura Bottan ha deciso di far parte di un progetto del Cuamm nel sud dell’Angola, uno degli Stati più poveri del continente. «Ho sempre desiderato occuparmi degli ultimi, e donne e figli laggù sono i veri ultimi»

Rosario Padovano
Laura Bottan domenica 19 settembre partirà per l'Angola
Laura Bottan domenica 19 settembre partirà per l'Angola

PORTOGRUARO. Una ostetrica di Portogruaro parte per l'Africa. Laura Bottan domenica 19 settembre partirà con destinazione Chiulo, nel sud dell’Angola, ex colonia portoghese con un passato di guerra civile, dove opera Medici con l’Africa Cuamm. Rimarrà un anno nel paese in cui il Cuamm opera dal 1997 e dove dal 2012 si occupa in particolare della cura di mamme e bambini. È una degli 8 giovani italiani che hanno scelto il Servizio Civile Universale, insieme a Medici con l’Africa Cuamm.

LA SCELTA. «Dopo il liceo ho capito che volevo fare una professione che aiutasse gli altri – spiega Laura Bottan -. Quando ho deciso di fare ostetricia, è stata una scelta naturale, come se avessi sempre saputo cosa volevo fare». E prosegue: «Ho sempre desiderato occuparmi degli ultimi e l’Africa è considerato l’ultimo dei continenti, così come lo sono mamme e bambini in termini di cura. Sono quindi felice di partire, vado con una valigia leggera: libera da tutto il superfluo che mi circonda, pronta ad apprendere ciò che imparerò sul campo».

Erano 46.891 i posti disponibili per gli aspiranti operatori volontari tra i 18 e 28 anni che volevano impegnarsi in uno dei 2.814 i progetti tra il 2021 e il 2022 su tutto il territorio nazionale e all’estero, e che potevano presentare la domanda entro il 15 febbraio scorso sul sito del Governo. Otto le persone selezionate per Medici con l’Africa Cuamm in 4 paesi: Angola, Mozambico, Sierra Leone e Uganda.

IL PAESE. In Angola, come negli altri sette paesi in cui Medici con l’Africa Cuamm è presente, nell'ultimo anno è stato necessario lavorare intensamente per mettere in sicurezza gli ospedali e le comunità contro il Covid-19, che minaccia anche l’Africa e preoccupa per gli effetti secondari che genera.

Nella provincia del Cunene, dove si trova Chiulo, Medici con l’Africa Cuamm opera sia nell’ospedale sia nel territorio di riferimento, garantendo alle donne la possibilità di partorire in un ambiente sicuro e con risorse qualificate. Vengono poi svolte attività di sensibilizzazione della comunità sulla prevenzione dell'Hiv e sul trattamento dei malati di Aids, anche attraverso la formazione del personale sanitario. Per questo per Medici con l’Africa Cuamm è importante continuare a dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.

UN VACCINO PER “NOI”. Davanti a un’emergenza globale, l’unica risposta possibile deve essere globale. L’Africa non può restare esclusa. Vaccinare medici, infermieri e la popolazione africana è un atto di solidarietà e insieme di sicurezza per tutti, anche per noi: solo così riusciremo a interrompere la diffusione del virus e delle sue varianti. Serve un piano vaccinale anti Covid in Africa. Servono più dosi. E queste dosi, poi, devono diventare “vaccinazione vera”.

Per questo Medici con l’Africa Cuamm ha lanciato la campagna “Un vaccino per noi”.

Si intende partire dagli operatori sanitari e dai gruppi prioritari individuati paese per paese, obiettivo dell’intervento Cuamm è portare il vaccino fino all’ultimo miglio in 51 distretti di 6 paesi in cui è presente: Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Uganda, per una popolazione complessiva di circa 5 milioni di abitanti.

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