Ossigeno per le librerie promozioni senza canoni
VENEZIA.
Da oggi l’amministrazione comunale esenta le librerie dal pagare i canoni di pubblicità delle locandine, permettendo in aggiunta l’utilizzo degli spazi pubblici (plateatici) in occasione di manifestazioni per promuovere il libro e la lettura.
«È un segnale molto positivo – afferma Claudio Moretti della Libreria Marco Polo – perché dimostra che c’è stato un dialogo e che il Comune ha preso seriamente in considerazione le nostre difficoltà. Sicuramente la possibilità di utilizzare il plateatico la metteremo subito in pratica in occasione di una giornata speciale che faremo il giorno prima di Ad Alta Voce, quindi cade proprio giusta». La proposta di aiutare le librerie a sostenere alcune spese era stata lanciata in primavera, quando in seguito alla notizia della chiusura della storica Libreria Goldoni, si era fatto luce sulle difficoltà dei librai. Non era solo la Goldoni, rilevata in seguito da Igino Pastrello del «Supermercato del Libro», a dare segnali di crisi. Molte librerie avevano infatti chiuso già nei mesi prima. Quando la Libreria Marco Polo si era vista giungere una multa per non aver pagato la tassa pubblicitaria, era scoppiato un putiferio sulle spese insostenibili di molte attività, soprattutto quelle che producono cultura, un bene comune unico e indispensabile. Da allora l’assessora al Commercio Carla Rey aveva promesso di portare avanti dei tavoli di confronto: «Abbiamo fatto una pausa estiva – afferma Giovanni Pellizzato, in procinto di partire con il progetto di un mini Book-Caffè all’interno della Toletta – ma gli incontri proseguiranno per parlare anche delle leggi in corso. Questa è di sicuro un’ottima notizia». Per Carla Rey si tratta «di un atto dovuto per sostenere il mercato del libro», il primo di altri passi che l’amministrazione vuole portare avanti. In via sperimentale, da ottobre a dicembre 2014, le librerie potranno organizzare 4 iniziative al mese e occupare il suolo pubblico per due metri per uno, con la durata massima di 6 ore e la conclusione della manifestazione o incontro a mezzanotte. Per le locandine invece per adesso si parla della possibilità di esporre in vetrina un mezzo pubblicitario per la dimensione massima di un metro per un metro.Insomma, nonostante qualche voce dica che si poteva fare di più, in molti invece sono soddisfatti del gesto e sperano che sia l’inizio di un percorso che porti al rinforzo delle librerie in città. Da questa primavera scrittori e lettori si erano infatti uniti per ribadire che «Venzia è una città di lettori», motto che ha dato il nome di un gruppo su Facebook.
Vera Mantengoli
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