Ospiti non segnalati, 44 denunce e multe

I vigili a caccia di chi non ha dichiarato la presenza nell’abitazione di persone residenti all’estero
blocco traffico a mestre,via cappuccina blocco traffico mestre
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MIRANO. Quarantaquattro stranieri in fila per sei. E nessun resto però. I comuni dell’Unione, sei appunto, si spartiscono il numero a due cifre che riguarda le omesse o ritardate (quanto volutamente non si sa) denunce di ospitalità di persone straniere in casa.

Un po’ più a Spinea che negli altri comuni, ma comunque in tutta l’Unione: il dato emerge dall’attività della polizia locale relativa al 2016 e rivela un fenomeno tutto sommato rilevante per dei piccoli comuni come quelli del Miranese. La legge prevede l’immediata denuncia di ospitalità di uno straniero ospitato in casa, sia esso parente o meno: il riferimento è nel decreto legge 286 del 1998 che dispone, per chi ospita nella propria abitazione o dà lavoro a stranieri, l'obbligo di darne comunicazione entro 48 ore all’autorità locale di pubblica sicurezza.

Il termine è breve, in molti casi la disposizione è ignorata o poco conosciuta, ma la multa è salata: va da 160 a 1.100 euro. I vigili sono tenuti ai controlli e per la prima volta nel 2016, con il corpo unico di polizia locale, si ha un quadro della situazione nei sei comuni. Non proprio completo, visto che i controlli sono fatti su casi segnalati e i casi rischiano di essere in realtà molti di più.

Si tratta per la maggior parte di ricongiungimenti famigliari o simili: parenti o affini ospitati in casa, rientro di un figlio residente all’estero o di un amico o la sua compagna. L’anno scorso in 44 casi gli ospitanti hanno omesso o ritardato troppo la denuncia, anche di mesi. E dunque viene da pensare che di vera omissione si tratti, o comunque di grave negligenza. In un caso un cittadino è stato scoperto ospitato da quasi sette mesi dell’abitazione di un cittadino residente, senza che la sua presenza fosse stata mai segnalata. In molti casi le verifiche degli agenti della polizia locale dell’Unione sono scattate per caso, magari su richiesta della questura e dunque viene da pensare che il fenomeno, in fondo, sia molto più esteso.

Tutti stranieri che ospitano stranieri? Non proprio, anzi: la metà dei multati, una ventina circa, è italiana che semplicemente ha aperto le porte di casa a un parente residente all’estero, il cui rientro va comunque segnalato se per tempo prolungato. In questo caso, la causa della mancata denuncia è la poca conoscenza della normativa di riferimento, soprattutto del termine delle 48 ore. Ma non mancano i furbetti. Per tutti la multa è stata di 320 euro.

Filippo De Gaspari

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