Ospedali all’esame dei pazienti: promossi nonostante la crisi

La rilevazione dell’Asl 12 dimostra un elevato grado di soddisfazione tra gli utenti. Il direttore Padoan: «Premiato il lavoro del personale, da correggere gli orari programmati»
Di Simone Bianchi

I servizi ospedalieri e ambulatoriali offerti dall’Asl 12 sono apprezzati e di qualità. È il dato che emerge dal uno studio commissionato dalla stessa azienda sanitaria veneziana, e che ha visto un campione di 514 intervistati tra persone che sono state ricoverate in ospedale oppure che si sono sottoposte a visite ambulatoriali specialistiche. Sostanzialmente, e con voti molto alti, veneziani e mestrini hanno promosso i servizi ospedalieri e territoriali.

A curare l’indagine commissionata dall’Asl 12, è stato un esperto di statistica esterno con l’appoggio dall’unità operativa Qualità e accreditamento dell’azienda sanitaria veneziana. Naturalmente non sono mancate le indicazioni per migliorare alcuni servizi, ma nel complesso il risultato per l’Asl 12 è stato di rilievo. «Questa rilevazione rappresenta un buon punto di partenza», osserva il direttore generale Antonio Padoan. «Il risultato è molto confortante, visti anche i tempi di grave crisi finanziaria. Le interviste sono reali e non addomesticate, e proprio per questo teniamo in gran conto le criticità che sono emerse, dalla necessità di una maggiore chiarezza nella segnaletica, al rispetto degli orari programmati per visite e prestazioni, a una maggior comprensibilità in generale delle informazioni che diamo ai nostri utenti. Ma credo che il 95,4 per cento di soddisfazione espresso dagli utenti per la gentilezza e cortesia del personale sia un risultato di cui andare orgogliosi».

Venendo ai dati elaborati, il 92 per cento degli intervistati consiglierebbe ad altri cittadini di rivolgersi all’azienda sanitaria veneziana per le cure del caso oppure per sottoporsi ad esami specialistici, e il voto medio assegnato alle varie attività è 8,42 su una scala da 0 a 10. Le 514 persone, tra pazienti ricoverati e utenti di servizi ambulatoriali, sono un campione giudicato rappresentativo rispetto alla popolazione, opportunamente calibrato tra gli ospedali di Mestre e Venezia e i quattro distretti sociosanitari. Guardando ai voti, quello complessivo assegnato dai pazienti ai servizi è molto alto (89,7 per cento di voti maggiori a 8), e la sufficienza viene assegnata dalla quasi totalità degli intervistati (99,1 per cento). Il 92 per cento dei pazienti consiglierebbe ad un conoscente la prestazione ottenuta. Il servizio che genera più insoddisfazione è la segnaletica con un 13,8 per cento di pareri negativi. L’80,9 per cento degli utenti assegna invece un voto maggiore o uguale a 8 al servizio di cui ha usufruito, mentre la sufficienza viene assegnata dal 97,4 per cento degli utenti. A provocare più insoddisfazione sono i tempi di attesa, con il giudizio negativo del 20,9 per cento delle persone.

Sul fronte ospedaliero, è curioso come emerga dal sondaggio una differenza significativa sulla percezione della pulizia degli ambienti. A Mestre gli utenti propendono per il “molto soddisfacente” che risulta però superiore a quella di Venezia. In ogni caso entrambe le strutture si collocano su livelli di soddisfazione generali molto alti. Un’altra differenza significativa riguarda l’importanza del rispetto degli orari: la percentuale di utenza isolana che giudica “molto importante” il rispetto degli orari programmati è superiore a quella della terraferma. Come ci si poteva poi immaginare, è stata riscontrata una certa preoccupazione da parte dei pazienti per il futuro dell’Ospedale Civile.

All’Angelo di Mestre, invece, le persone si sono sentite “spaesate” al confronto con il vecchio Umberto I, più comodo da raggiungere.

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