Ospedale unico, Zaia apre ai sindaci
PORTOGRUARO. In pieno clima elettorale arriva Luca Zaia nella città del Lemene, per l'inaugurazione dell'elisuperficie, una struttura indispensabile per il trasporto dei malati e delle persone in pericolo di vita da e per l’ospedale di Portogruaro. Luca Zaia poco prima dell'arrivo dell'elisoccorso da Treviso per la prova inaugurale, si sofferma sul tema caldissimo che infiamma sia la campagna per le amministrative sia la corsa per le regionali: l'ospedale unico. Tutti i candidati sindaci di Portogruaro sono contrari. E a sorpresa dice: «Su questo tema decideranno i sindaci, è giusto che scelgano loro quale sia la migliore strategia da adottare», spiega il governatore, «sono sicuro che saranno i primi cittadini a prendere la decisione migliore». Una dichiarazione che sorprende e che soddisfa il sindaco di Portogruaro candidato consigliere regionale per il Pd. Il perchè è presto detto. Non c'è ancora una decisione definitiva sull'ospedale unico e quindi anche la partita dell'ospedale di Portogruaro resta aperta, apertissima. Di sicuro si deciderà nella prossima legislatura. E dire che sarebbe già stata individuata l'area dove dovrebbe sorgere e che sono stati impegnati ben 3 milioni per il suo acquisto. Ma quel che dice Zaia annulla tutti i precedenti. «Se il governatore dice questo io credo che i sindaci debbano essere protagonisti», commenta Antonio Bertoncello, «anche se la decisione finale spetterà alla Regione». Più pragmatico il sindaco di San Donà e presidente della conferenza dei sindaci, Andrea Cereser: «Mi pare che la posizione di Zaia contrasti completamente con quella di Alessandra Moretti, la quale ha ribadito l'importanza di preservare innanzitutto le attuali strutture ospedaliere prima di ogni discussione che verta sull'ospedale unico. Per il resto», continua Cereser, «Zaia forse non pensa al fatto che determinati temi non sono di competenza dei sindaci, ad esempio i rapporti tra le Regioni. I sindaci non possono certamente intervenire sui rapporti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia o sulla questione dell'ospedale di Latisana, al confine con il Veneto, che pare non sarà eliminato come si diceva fino a un po' di tempo fa». Giacomo Gasparotto, sindaco di Gruaro e grande escluso dalla lista di Forza Italia alla corsa per le regionali, è cauto. «A Portogruaro deve esserci un grande ospedale, non possiamo sopportare la concorrenza del Friuli. Occorrono però dei reparti specializzati, come lo stesso Zaia ha sottolineato». Infatti Zaia nell'aula De Salvia aveva citato l'ospedale di Vittorio Veneto come polo d'eccellenza per la cura del tumore alla laringe, specificando che «non si possono avere ospedali in ogni città, perché l'obiettivo è la deospedalizzazione. Vanno fatti investimenti sulle tecnologie e sulla sanità nelle spiagge». Freddo, decisamente Matteo Cappelletto, sindaco di San Stino, località candidata a ospitare appunto l'ospedale unico. «Non dimentichiamoci che siamo in campagna elettorale», dice, «sarebbe bello sapere da Zaia cosa ne pensa davvero sull'ospedale unico, sulla Tav e sulle centrali a biomasse. Ma ancora adesso non sappiamo nulla di come intenderà agire su queste questioni».
Rosario Padovano
Giovanni Cagnassi
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