Ospedale unico commissione al via per decidere dove
PORTOGRUARO. Ospedale unico, insediata la commissione regionale che deciderà il sito. Ieri in municipio a San Donà si è riunito il direttivo della conferenza dei sindaci, con il presidente della conferenza dei sindaci per la sanità, il sindaco di Teglio Veneto, Andrea Tamai, e gli altri sindaci del direttivo. Non c'era il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, impegnato in un viaggio a Bruxelles, sostituito dal vice sindaco, Oliviero Leo. Questa volta il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, è stato messo all'angolo.
La commissione dei tecnici della Regione si è infatti ufficialmente insediata con la riunione a porte chiuse di San Donà. Porte chiuse e anche bocche cucite dei sindaci, che oggi invieranno una nota ufficiale sull'argomento e la discussione affrontata. La commissione, entro tre mesi, dovrà scegliere dove e come realizzare la struttura. Si terrà conto della vicinanza alle spiagge del litorale, della viabilità, della centralità e sicurezza del sito. Chiare indicazioni che sembrano far prevalere la scelta di San Donà o comunque del Sandonatese. La sede dovrà essere sicura dal punto di vista della situazione idrogeologica in caso di piogge e alluvioni, raggiungibile da ogni località del litorale in caso di emergenza, avere collegamenti veloci e comodi per tutti.
Queste sono le indicazioni dei sindaci del Veneto orientale che sembrano concordare con i suggerimenti della Regione. Il presidente della giunta regionale, Luca Zaia, sembra determinato quanto l'assessore regionale alla sanità Coletto e il direttore generale dell'Asl 10, Carlo Bramezza, braccio operativo della Regione che già si è molto esposto a favore dell'ospedale unico del Veneto Orientale pur essendo di fatto un tecnico. Si inizia a prendere coscienza della necessità di risparmiare risorse disperse nelle varie sedi, di concentrare in un’unica struttura tutte le eccellenze sanitarie anche come futuro polo attrattivo da altre realtà in Italia e all’estero. Un giorno potrebbe entrare finalmente nell’Asl 10 anche Cavallino, con ulteriori risorse. Esiste ancora la questione della casa di cura Rizzola di San donà convenzionata e potenziata che rappresenta oggi il “quarto ospedale”. E, infatti, l’ex onorevole Luciano Falcier e i suoi accoliti sostengono provocatoriamente che non avremo un ospedale unico, ma un nuovo ospedale che si unirà alla casa di cura e al pronto soccorso-ospedale di Jesolo, ammesso che realmente si possa chiudere un presidio come Portogruaro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia