Ospedale unico, Bertoncello attacca Bramezza
PORTOGRUARO. Lunedì prossimo alle 19 è convocato il consiglio comunale co al centro la discussione sull’ospedale unico.
Il sindaco Antonio Bertoncello dà una valutazione negativa dell'operato di Carlo Bramezza, il direttore generale dell'Asl 10, il cui atteggiamento è stato definito ambiguo.
«Sembra quasi che ci prenda per i fondelli», ha fatto sapere ieri il primo cittadino portogruarese, «avevano già deciso di fare l'ospedale unico a San Donà e non ci ha detto niente. Che strano. Getta il sasso e poi nasconde la mano. Se ha preso un punteggio basso come 17 ci sarà un motivo». La valutazione dell'operato di Bramezza è stata fatta dalla conferenza dei sindaci l'altro giorno, dovendo scegliere un punteggio da un minimo di 15 a un massimo di 20 punti. La stragrande maggioranza dei sindaci presenti ha votato la quota 17.
«Non è un bel punteggio e Carlo Bramezza deve rendersene conto», aggiunge Bertoncello, «è una valutazione che non fa onore al suo operato. La conferenza dei sindaci attraverso questo voto ha voluto far capire che occorre modificare stile e segnali, oltre alle modalità gestionali». Sull'ospedale unico Bertoncello chiede un time-out, almeno prima delle elezioni. «È una vergogna che la sanità, cioè un tema così importante per i cittadini del nostro territorio, venga trattata come una battaglia su fazioni opposte. È il caso che gli organi gestionali dell'Asl 10 tornino ad occuparsi delle competenze tecniche. Ai cittadini le diatribe di questi giorni proprio non interessano. I cittadini mi fermano per dirmi quanto siano lunghe le liste d'attesa, per dirmi che vengono trasferiti in altre strutture, molto spesso private. E inoltre per dirmi che le persone assistite vengono spostate da un ospedale all'altro, tutto per creare disservizi e disagi». Bertoncello poi plaude alla decisione di rivedere l'assegnazione dei posti letto delle case di riposo in termini di equità verso Cinto.
«Credo sia ora di cambiare registro», conclude il sindaco, «parlerò con il presidente della conferenza dei sindaci della Sanità Luciano Striuli e della Conferenza generale Andrea Cereser perché la sanità non continui a essere un campo di battaglia. A me interessano solo i temi che riguardano e toccano la difesa dei cittadini che rappresento, della mia comunità e del nostro territorio».(r.p.)
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