Ospedale di Mestre, un "Tom tom" guida i chirurghi per operare il tumore al cervello
MESTRE. Un "Tom tom" per guidare la mano del neurochirurgo nella sua ricerca del tumore nella testa dei pazienti: è in servizio all'ospedale all'Angelo di Mestre.
Nella sala operatoria neurochirurgica dell’ospedale dell'Asl Serenissima è infatti arrivato, da qualche giorno, l’aggiornamento del neuronavigatore. Una apparecchiatura altamente tecnologica il cui principio ricorda quello del GPS del navigatore stradale, che si basa su segnali che rimbalzano in orbita per individuare e indicare la strada migliore per raggiungere una determinata meta.
“E’ come se il neurochirurgo avesse per le mani una sorta di Tom Tom – ha spiegato il primario della Neurochirurgia dell’Ospedale di Mestre della Ulss 3, il dottor Franco Guida – che gli suggerisce, con massima precisione, dove si trova il tumore da operare nella testa del paziente, indicandogli persino il tragitto migliore per raggiungerlo”.
Come funziona. Lo spiega la Asl 3 in un comunicato: vengono inseriti i dati della Risonanza Magnetica e/o della Tac del paziente, precedentemente elaborati fondendo insieme le immagini. Sulla testa del paziente vengono applicati dei sensori e analoghi sensori vengono collocati sugli strumenti chirurgici. In sala c'è uno strumento, l'equivalente dei satelliti che, attraverso uno schermo e direttamente nel microscopio operatorio, è in grado di guidare il chirurgo nella scelta del miglior percorso per raggiungere il tumore e circoscriverlo. Il chirurgo, grazie a questa strumentazione, ha una visione a cielo aperto del cervello perché lo vede sul monitor con una ricostruzione tridimensionale.
L’Ospedale dell’Angelo era dotato di un neuronavigatore già da qualche anno, ma solo pochi giorni fa - spiegano ancora i medici - è stato aggiornato nel software con le ultime novità tecnologiche a disposizione nel mercato per questo tipo di strumentazione.
“Con il neuronavigatore aggiornato – ha continuato il dottor Guida – abbiamo operato in questi giorni, per tumori cerebrali, già quattro persone. All’anno gli interventi ammontano a circa 150. L’ultimo intervento risale a ieri: un signore sulla sessantina, con un tumore in area cerebrale critica non semplice da raggiungere anche per la presenza di importanti vasi che circondavano la lesione”. “Dopo un’oretta però, grazie a questa strumentazione aggiornata – ha aggiunto – che ci ha guidato passo passo nel cervello dell’uomo, siamo riusciti ad asportarlo perfettamente”.
“Per garantire performance di alto livello in sanità – ha dichiarato il Direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – puntiamo molto sulle professionalità dei nostri specialisti e sulla tecnologia che, come i nostri medici, deve essere costantemente aggiornata, cioè stare al passo con i tempi. Importante, per la provincia di Venezia, è sicuramente oggi l’aggiornamento del software di questa apparecchiatura: è come se ci fosse arrivata in Neurochirurgia la “Ferrari” del neuronavigatore”.
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