Ospedale al Mare anche per residenti

Nel nuovo resort di lusso saranno previsti servizi aperti ai veneziani: tra questi ci sarà un presidio di chirurgia e anestesia
Ex Ospedale al Mare, va avanti il masterplan per il recupero del complesso da trasformare in un doppio resort di lusso realizzato da Cassa Depositi e Prestiti - proprietaria dell’area - ma gestita poi da due operatori alberghieri specializzati come il francese Club Mediterranée e l’italiano Th Resorts. Il piano sarà presentato al Comune e alle autorità cittadine - a cominciare dalla Soprintendenza - all’inizio di ottobre, ma dovrebbe contenere anche alcune novità significative sul piano dei servizi sanitari ai lidensi, come anticipa il presidente dell’Agenzia Sviluppo Venezia Beniamino Piro, che ha tenuto anche durante l’estate i contatti con i promotori del progetto anche per conto del Comune.


Presidio di chirurgia e anestesia.
«Visto che all’interno dei resorts è prevista anche la creazione di un centro benessere» spiega Piro «abbiamo chiesto che servizi come quello delle sabbiature siano aperti anche ai lidensi. Ma in particolare, anche a nome del Comune, abbiamo chiesto che il complesso ospiti anche un presidio di chirurgia e anestesia che oggi al Lido non esiste più, essendoci solo il punto di primo soccorso. C’è la disponibilità già espressa da Th Resorts a finanziare il servizio, anche se è ancora da stabilire se a gestirlo sarà direttamente l’Usl Serenissima di Venezia o se invece sarà affidato a una struttura privata convenzionata. Visto che comunque i resorts prevedevano la presenza di personale medico, ci saranno quindi anche un chirurgo e un anestesista che potranno “servire” anche la popolazione del Lido in caso di necessità».


Il futuro del Monoblocco
. Da definire anche il futuro del Monoblocco. Non è in discussione infatti che il distretto sanitario del Lido sarà mantenuto in funzione nella sua interezza anche con la riconversione alberghiera dell’ex Ospedale al Mare. Potrebbe esserlo invece la sua collocazione. Già col progetto precedente di EstCapital - poi naufragato - era previsto lo spostamento del Distretto sanitario dal Monoblocco. L’ipotesi potrebbe ora tornare d’attualità, mantenendo comunque il Distretto all’interno dell’area dell’ex Ospedale al Mare. Tra le possibilità, quello di spostarlo nell’area dell’ex lavanderie, ora dismesse e sempre di proprietà dell’Usl veneziana. Ipotesi che naturalmente andranno valutate insieme all’unità sanitaria. Il Monoblocco eventualmente liberato potrebbe essere ristrutturato a fini alberghieri o anche abbattuto per liberare spazi per le nuove destinazioni.


Padiglioni da abbattere
. Da definire con il masterplan in via di definizione anche la sorte dei padiglioni sanitari dismessi e oggi fatiscenti del complesso dell’Ospedale al Mare. Le prime indicazioni prevederebbero l’abbattimento della metà circa di essi per recuperare spazi per i nuoci complessi alberghieri. Una parola definitiva in questo caso arriverà dalla Soprintendenza veneziana, perchè i padiglioni sono sì vincolati, ma in molti casi in rovina.


Quattrocento posti di lavoro.
La realizzazione dei nuovi complessi alberghieri di lusso di Club Méd e Th Resorts dovrebbe comportare complessivamente l’attivazione di circa 400 nuovi posti di lavoro, tra le nuove figure professionali necessarie al loro funzionamento. Un impegno già preso con l’Agenzia di Sviluppo Venezia prevede che la chiamata sia pubblica, dando così anche a lidensi e a veneziani la possibilità di concorrere per gli impieghi.


Un nuovo soggetto pronto a investire sul Lido.
Da segnalare che un altro soggetto privato tra quelli già contattati dall’Agenzia per lo Sviluppo si sarebbe fatto avanti per investire sul Lido.


Tra quelli contattati a suo tempo c’erano i settori Real Estate di Banca Intesa e Unicredit, ma anche il Fondo Yida, la Finint e lo Studio Boniellierede di Milano.


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