Orsoni punta i piedi e cambia gli assessori. Micelli (Urbanistica) “costretto” a dimettersi
VENEZIA. Escono definitivamente Antonio Paruzzolo ed Ezio Micelli - dimissionato per precisa volontà del sindaco Giorgio Orsoni - ed entrano due nuovi assessori tecnici che saranno scelti personalmente dal primo cittadino tra oggi e domani, procedendo anche a un riassetto generale delle deleghe, che lui stesso definirà. Si chiude così, nell’insoddisfazione generale, il rimpasto di Giunta voluto dal sindaco e segnato da una breve riunione mattutina con i partiti di maggioranza in cui Orsoni ha preso atto con disappunto che non c’era la volontà di ridurre non solo a otto, ma nemmeno a dieci gli assessori in Giunta, con una difesa di Pd, Udc e Italia dei Valori estesa anche allo stesso Micelli. A questo punto, dopo aver persino ventilato le sue possibili dimissioni, Orsoni ha annunciato la sostituzione dell’assessore alle Attività Produttive, già dimissionario e di quello all’Urbanistica - che invece avrebbe voluto rimanere al suo posto - con due nuovi tecnici di sua fiducia.
«Ho dovuto constatare - commenta Orsoni - che non c’è la volontà dei partiti di avere una Giunta più snella che ci consenta di affrontare meglio l’ultima parte del nostro mandato. Ho anche pensato all’idea delle dimissioni per dare uno scossone nell’affrontare i problemi che abbiamo di fronte, ma ha poi prevalso il senso di responsabilità per non compromettere il lavoro già svolto. A questo punto, spero già entro domani (oggi ndr), nominerò due nuovi assessori di mia fiducia al posto di Paruzzolo e Micelli e procederò anche a una ridistribuzione delle deleghe, come è nei miei poteri. Sono molto deluso, perché non si è capito che questo rimpasto era necessario per migliorare l’efficienza della Giunta e invece si è preferito lasciare le cose come stanno».
La dura reazione di Orsoni ha sorpreso i partiti di maggioranza - la riunione è durata solo una ventina di minuti - soprattutto perché il sindaco non ha ritenuto di convocare una nuova riunione, ma ha solo annunciato che avrebbe comunicato le sue decisioni ventiquattr’ore dopo. Il sindaco avrebbe già contattato i due professionisti che dovrebbero prendere il posto di Paruzzolo e Micelli, ma sta già lavorando al riordino delle deleghe che non sarà indolore per gli altri partiti di maggioranza. “Balla” in particolare ancora la delega per il bilancio, che il sindaco vorrebbe avocare a sé, sottraendola al vicesindaco Simionato. Decisa anche la rimozione di Micelli, con cui si era evidentemente rotto il rapporto fiduciario, dopo che da tempo - sotto traccia - si parlava di insoddisfazione sul suo operato da parte di Orsoni. Una valutazione alla fine non condivisa dagli altri partiti di maggioranza, a cominciare dal Pd, ma che è stata accettata di fronte alla determinazione del sindaco. Sull’atteggiamento dei partiti di maggioranza al rifiuto al ridimensionamento della Giunta ha pesato anche l’esito dei risultati elettorali del fine settimana che, complice l’astensionismo, hanno visto un’affermazione del Pd. Una lettura ottimistica che Orsoni, evidentemente, non condivide e lascia strascichi all’interno della Giunta che non sarà facile superare. Definitivamente tramontata l’ipotesi di un ingresso di Angela Vettese, presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa all’assessorato alla Cultura e Turismo. «Avevo dato la mia disponibilità - conferma - ma ora mi sembra non ci siano più le condizioni»
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