Orl, delicato intervento tolto tumore alla parotide

Un quarantenne ritrova la sua fisionomia dopo tanti mesi di menomazione L’operazione eseguita dal professor Spinato assieme all’équipe di Chioggia

CHIOGGIA. Ritrova la sua fisionomia a Chioggia dopo mesi di dolori, deformazioni al volto e problemi nella masticazione. Protagonista della storia a lieto fine è un chioggiotto di 40 anni, colpito da un tumore benigno alla parotide, che è stato operato nei giorni scorsi dal professor Roberto Spinato, coordinatore del Dipartimento interaziendale provinciale di Otorinolaringoiatria, con l’equipe di Chioggia. L’operazione segna il debutto in città della chirurgia maggiore in Orl.

Finora a Chioggia venivano eseguiti solo interventi cosiddetti minori, di routine, lasciando le operazioni chirurgiche più delicate a centri specializzati con personale altamente qualificato. A segnare il cambio di passo il professor Spinato, che da ora parteciperà agli interventi programmati a Chioggia unendosi allo staff di Orl, guidato da Massimo Mancini. In una delle ultime sedute i due medici assieme hanno restituito a un quarantenne il proprio volto, fino al giorno prima compromesso dalla parotide ammalata, la più grande ghiandola salivare, che si trova davanti al padiglione auricolare direttamente collegata al nervo facciale.

«La parotide si era ingrossata molto», spiega il professore, «fino a trasformarsi in una massa gommosa e tumefatta che comprimeva il nervo facciale, appoggiandosi sul ramo marginale che innerva il labbro inferiore della bocca. Un handicap estetico che procurava al paziente anche dolore e sempre più fatica a cibarsi regolarmente». L’intervento di parotidectomia laterale è un intervento molto delicato che deve essere eseguito da mani esperte e con l’ausilio di un microscopio all’avanguardia che ha le sembianze di un paio di occhiali ingranditori.

«È un intervento molto delicato», conferma Spinato, «la ghiandola è strettamente legata al nervo facciale, quello che consente di muovere la muscolatura mimica facciale e che consente l'espressività del volto. Un suo danneggiamento può causare una paresi o addirittura la paralisi facciale. Il paziente non riuscirebbe più a aprire bene la bocca, a corrugare la fronte, o chiudere un occhio». L’intervento si è concluso con successo, l’uomo dopo due giorni di ricovero è rientrato a casa, con le sue sembianze di un tempo. «Un ottimo risultato», rileva il direttore generale dell’Asl 14, Giuseppe Dal Ben, «che dimostra che abbiamo visto giusto nella realizzazione di un dipartimento di Orl interaziendale della provincia di Venezia e che i risultati sono possibili quando alla guida di progetti così ambiziosi e importanti poniamo delle professionalità di calibro a cui vanno i miei complimenti e la mia gratitudine».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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