Orge in pieno centro con i trans

Portogruaro. Chiuso appartamento in via Romagna. Nei guai lo sfruttatore
Il condominio in via Romagna dove è stato scoperto l’alloggio dove si tenevano i festini con i trans
Il condominio in via Romagna dove è stato scoperto l’alloggio dove si tenevano i festini con i trans
 
PORTOGRUARO.
I clienti, tra i quali molti professionisti, arrivavano da tutta la Provincia, ma anche da Treviso, Udine, Pordenone. Il ritrovo era al civico 1 di via Romagna, nel signorile centro storico. Qui si facevano orge con i trans.
 Ad accoglierli c'erano inaftti soprattutto trans, prostitute e un armamentario di oggetti, dvd pornografici, frustini e altri costumi e immagini inequivocabili. Nei guai è finito il proprietario dell'appartamento, V.G., un cameriere di 48 anni, sposato, residente con la moglie a Venezia che ora si trova indagato a piede libero. L'appartamento è sotto sequestro preventivo e sono stati apposti i sigilli. Il blitz dei carabinieri del nucleo operativo di Portogruaro è scattato ieri mattina attorno alle 8.30 dopo una lunga indagine iniziata lo scorso novembre e coordinata dal pm di Venezia Giovanni Zorzi. Al momento dell'irruzione i militari hanno sfrattato di fatto le due persone trovate all'interno e cioè il 48enne di Venezia, proprietario dell'appartamento e un trans colombiano, B.A. di trentacinque anni. L'attività investigativa ha portato allo scoperto la doppia vita condotta dall'insospettabile veneziano. Durante la settimana infatti, abitava con la moglie a Venezia e solo nei fine settimana si recava nell'appartamento per gestire la casa di prostituzione. Qui si svolgevano orge e prestazioni sessuali di vario tipo. Un giro d'affari consistente con servizi che variavano da poche decine di euro sino a qualche centinaio per prestazioni più spinte e di gruppo. Un progetto imprenditoriale economicamente valido che però non è passato inosservato ai vicini di casa. Infatti il via vai di sconosciuti a tutte le ore della notte, in ascensore o sulle scale, avevano fatto insospettire gli inquilini del condominio che si sono rivolti ai carabinieri. Da qui sono partiti gli accertamenti. Tutti gli indizi, gli annunci in alcuni giornali, i recapiti lasciati alle agenzie, e le ricariche telefoniche per fissare gli appuntamenti, portavano al cameriere veneziano. Dentro la casa è stata trovata una stanza adibita agli incontri hard completa di tutto il materiale pornografico necessario. Molte informazioni sono state raccolte dai frequentatori di volta in volta ascoltati che, pur di mantenere l'anonimato, hanno spiegato ogni dettaglio dell'incontro. E' al vaglio la possibilità che tali incontri fossero filmati all'insaputa dei partecipanti con la possibilità di nuove conseguenze penali per il veneziano.

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