Orefice in Merceria del Capitello

Luciano Frollo lavora nel negozio di oreficeria che ha fondato il nonno Augusto, oltre un secolo fa. I locali non sono più gli stessi di allora e l’attività che un tempo era ospitata accanto a ponte Panada, ora si apre in Merceria del Capitello e davanti alla vetrina passa il mondo. Luciano in negozio, ad affiancare il padre Ermenegildo, ci è arrivato nel 1950. Fin da ragazzetto ha respirato l’aria di bottega, si è mosso tra gemme, oro e orologi. Ma solo dopo un’esperienza di tre anni nel famoso laboratorio Marzot a Santa Maria del Giglio ha affiancato il padre. Nel laboratorio Marzot, ricorda Luciano, c’erano degli artisti. Disegnavano gioielli in base alle richieste e poi li realizzavano. Luciano ha conservato parecchi disegni di quei piccoli capolavori che a guardarli sembrano veri. A metà degli anni Cinquanta i Frollo avevano bottega sul ponte di Rialto e ben presto diventano anche periti per banche e notai. Se ne intendono di oro, ma anche di gemme preziose. E Luciano ricorda ancora l’apertura di cassette di sicurezza di banche che contenevano delle vere e proprie meraviglie. Nel 2020, l’attività festeggia i 110 anni di apertura. Luciano, affiancato dal figlio Simone, tratta pezzi unici e gioielli storici. E per questo sono famosi anche all’estero. Ci sono antiquari che arrivano dalla Francia per acquistare qualche pezzo unico che poi rivendono e clienti che tornano anche dal Canada. Ma anche tanti veneziani sono affezionati a questo negozio soprattutto per ordinare gioielli personalizzati o per rifare quelli che hanno già. I Frollo commerciano solo. Gli oggetti se li fanno realizzare da due laboratori che lavorano per loro.

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