Ordinanza sul rumore, è polemica
JESOLO. La tassa di soggiorno per pagare la sorveglianza privata di piazza Mazzini e le zone adiacenti nel cuore del lido. L’ultima provocazione dei commercianti della città balneare sembra andare contro le dichiarazioni rassicuranti dell’assessore al commercio, Ennio Valiante, dopo l'incontro con “Mazzini Live” e il comitato di esercenti e operatori dei locali del lido.
Oggetto del contendere, la delibera che va a disciplinare al quiete pubblica, con nuove e severe sanzioni che responsabilizzano i locali e inaspriscono i controlli da parte della polizia locale, organo che dovrà essere informato per la eventuale presentazione delle denunce. Il nodo ancora da sciogliere è quello della severità delle sanzioni per il frastuono e gli schiamazzi, che possono arrivare fino alla revoca delle licenze. I gestori dei locali, inoltre, sono perplessi sulle responsabilità quando ci sono schiamazzi all’esterno dei locali e che potrebbero facilmente coinvolgere anche loro.
Il presidente di “Mazzini Live”, l’avvocato Alberto Teso, che è anche delegato Ascom di Jesolo, per il momento non si è pronunciato e attende una risposta del Comune davanti alle istanze presentate in modo dettagliato.
Quest’anno, “Mazzini Live” sarebbe l’associazione che dovrebbe sobbarcarsi i costi, attraverso i gestori dei locali, della sorveglianza privata un tempo sovvenzionata dal comitato di piazza Mazzini e Aurora. E sono proprio commercianti e gestori che adesso si preparano alla rappresaglia.
«Se ci sarà questa severità nei confronti dei locali», sostengono, «noi siamo pronti a non pagare più il servizio di vigilanza notturna che il Comune potrà garantire tranquillamente con i soldi della tassa di soggiorno, visto che oltretutto potrebbe anche essere aumentata quest’estate». (g.ca.)
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