Ordinanza anti-mosche è polemica

Ordinanza anti-mosche, gli agricoltori chiedono al Comune di rivedere il divieto di spargimento sui campi dei liquami animali. Il presidente di Copagri, Franco Menazza, ha scritto al sindaco Cereser...

Ordinanza anti-mosche, gli agricoltori chiedono al Comune di rivedere il divieto di spargimento sui campi dei liquami animali. Il presidente di Copagri, Franco Menazza, ha scritto al sindaco Cereser «per manifestare le preoccupazioni in merito all’impedimento improvviso», si legge, «che viene a colpire così duramente le imprese zootecniche che stavano aspettando questi periodi dell’anno per provvedere, come stabilito dalla normativa, allo svuotamento delle concimaie aziendali».

Menazza ricorda che la primavera piovosa ha comportato semine tardive e impedito la possibilità di distribuire sui terreni i liquami. «Tutto ciò ha causato un livello d’allarme alle imprese zootecniche, che si sono trovate con le concimaie al limite delle loro capacità», prosegue il presidente Copagri, «la situazione è rientrata nel momento in cui sono state effettuate le prime raccolte dei cereali e le condizioni meteo hanno consentito la distribuzione dei reflui».

Un’operazione che l’ordinanza comunale vieta ora per ben 44 giorni con il rischio, secondo Copagri, «che la soluzione adottata si risolva in danno di proporzioni maggiori a causa del possibile inquinamento delle falde freatiche superficiali».

Circostanza che potrebbe essere causata dal fatto che le imprese saranno costrette, dopo il 15 settembre, a svuotare le concimaie in fretta e furia prima delle piogge autunnali. Da qui la richiesta di rivedere l’ordinanza. (g.mon.)

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