Orario ridotto al distretto lunghe code allo sportello

A San Stino proteste per i tempi di attesa di un’ora per prenotare una visita Il sindaco Cappelletto: «Disagi temporanei. Il centro sanitario non chiuderà»
Di Claudia Stefani
LAZZARININ FGAVAGNIN SANTO STINO FURTO distretto sanitario san stino via papa giovanni XXIII LAZZARININ FGAVAGNIN SANTO STINO FURTO distretto sanitario san stino via papa giovanni XXIII
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SAN STINO. Debutto con polemiche ieri mattina per il nuovo orario ridotto del distretto sanitario. Un cambiamento che ha portato lunghissime code. Come in molti avevano previsto, il tempo d’attesa per i pochi servizi rimasti si è notevolmente allungato. Sono tanti i sanstinesi, ma anche gli annonesi, che utilizzano i servizi del distretto sanitario di via Papa Giovanni XXIII, che ieri mattina hanno dovuto fare i conti con il nuovo servizio in orario ridotto. Risultato: tantissima gente con medie d’attesa di oltre un’ora anche per effettuare semplici prenotazioni, con evidente frustrazione e rabbia da parte di tutti gli utenti. «Ho fatto un’ora di coda al distretto sanitario per fissare un semplice appuntamento», si lamenta una signora sanstinese, «come previsto, l’afflusso di utenti è massiccia ed era attivo un solo sportello. Consiglio vivamente di installare un distributore di numeri, altrimenti ci sarà il caos». Le fa eco un’altra cittadina, che a preferito però non mettersi in coda, «ho messo la testa dentro e visto la quantità di persone che affollava la sala, ho rinunciato e me ne sono andata. Mi dispiace soprattutto per gli anziani e le persone in difficoltà che non hanno altra scelta che fare la fila». La diminuzione dell’orario di apertura dello sportello dovrebbe portare ad un maggior utilizzo delle prenotazioni telefoniche o via internet; o almeno così sperano al distretto. Ma non tutte le prenotazioni possono essere fatte telefonicamente o telematicamente; senza contare che la maggior parte degli anziani non è in grado di utilizzare strumenti informatici.

Il problema per la gran parte della popolazione è reale: il sindaco Matteo Cappelletto ha quindi chiesto di trattare la questione in conferenza dei sindaci e l’argomento è stato posto in discussione ieri sera. Su tutto poi aleggia il fantasma della chiusura totale del servizio. «Non ci sarà nessuna chiusura del distretto sanitario», afferma il primo cittadino, «le voci che circolano sono prive di fondamento. Si è fatta una deduzione, errata, che l’orario ridotto e un passaggio intermedio per giungere successivamente alla chiusura. Non è così».

Il nuovo regime è entrato in funzione da questa settimana sulla base della decisione dell’Asl di mantenere l’apertura del distretto sanitario per soli  due giorni alla settimana, il martedì ed il venerdì,  e di ridurre le prestazioni.  Non sono più possibili le attività di anagrafe sanitaria, cioè la scelta e revoca del medico e le esenzioni del ticket, che riguardano circa 2.000 persone ogni anno. Restano invece garantite le attività di Cup (prenotazioni visite specialistiche e esami diagnostici), della cassa  e la consegna dei referti di laboratorio.

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