Orafo muore schiacciato da un albero
PREGANZIOL. Muore schiacciato da un albero mentre fa giardinaggio a casa della madre: Augusto Bacchin, gioielliere di Mogliano originario di Settecomuni, frazione di Preganziol, ha perso la vita così, in un tragico e sfortunato incidente mentre stava effettuando alcune operazioni di pulizia del verde. Augusto Bacchin si era recato nella villetta di famiglia, al civico 30 di via Bacchina, per fare visita all’anziana madre e per effettuare alcuni lavori di sistemazione del giardino. A essergli fatale sarebbero state proprio le condizioni di abbandono del frutteto e la scarsa manutenzione del verde. Secondo le prime ricostruzioni il cinquantanovenne gioielliere è stato colpito dal tronco di un pesante albero che aveva perso stabilità. Proprio durante l’operazione di sfoltimento degli arbusti circostanti, che ancora tenevano in piedi la pianta, l’uomo è stato travolto e colpito violentemente. La dinamica è al vaglio dei carabinieri di Mogliano, intervenuti sul posto con due pattuglie. Non si esclude che al momento della caduta dell’albero Bacchin fosse chino e girato di spalle: il peso del tronco potrebbe averlo colpito all’improvviso senza lasciargli la possibilità di allontanarsi. Quando sono giunti sul posto i soccorritori del Suem, anche con l’ausilio dell’elisoccorso, non hanno potuto che constatare il decesso. Al momento dell’incidente, nella villetta, erano presenti la madre Anna Maria Nizzoli, in Bacchin, la sua badante e i nipotini. A dare per primi l’allarme e a prestare soccorso sono stati il titolare e gli avventori della vicina trattoria La Perla. «Attorno alle 17.20», raccontano, «è venuta qui la badante per chiedere aiuto. Noi abbiamo subito chiamato il 118 e alcuni nostri clienti sono corsi in giardino per intervenire».
Per il cinquantanovenne non c’era però niente da fare. Proprio a causa della scarsa manutenzione e dell’abbandono del giardino dove stava lavorando ha perso la vita. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Treviso, gli operatori del Suem e i carabinieri della stazione di Mogliano. Dopo pochi minuti dall’atterraggio, l’elicottero del Suem si è rialzato, è tornato alla base. La salma del cinquantanovenne, poche ore dopo, attorno alle 19.30, è stata prelevata e condotta all’obitorio. Man mano che i minuti passavano e la notizia del tragico incidente si diffondeva tra i familiari, in molti si sono recati nella villetta della famiglia Bacchin, molto nota nel territorio per la fiorente attività imprenditoriale sviluppata negli anni. Augusto, con il figlio Matteo, è titolare della storica gioielleria nel centro di Mogliano, in galleria Avogadro. Il fratello Walter è titolare dell’oreficeria Bacchin a Preganziol. La famiglia è conosciuta, fin dal dopoguerra, per aver amministrato una piccola fortuna, avviando negli anni diverse attività, fino alla gestione nel settore dei preziosi e degli orologi. Mentre il vicinato e alcuni curiosi si assiepavano fuori dal cancello della villetta, i familiari si stringevano nel doloroso lutto di questa inaspettata tragedia. Augusto Bacchin, classe 1956, nato il 17 agosto, lascia anche la figlia Giorgia. Nel 2009 Augusto e Matteo Bacchin erano stati vittime di una violenta rapina nella loro gioielleria: un bandito aveva anche puntato una pistola contro il giovane, legandolo prima di scappare. Per un assurdo e beffardo scherzo del destino, non sono stati i rischi del mestiere, ma quella che doveva essere una tranquilla giornata da dedicare alla famiglia e al giardinaggio, a causare la morte del gioielliere.
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