Orafo aggredito, paura in centro

Negozianti preoccupati dopo la rapina al rappresentante di gioielli

CAORLE. Era appena uscito da una delle più rinomate gioiellerie del centro storico di Caorle quando, all’improvviso, è stato fermato e rapinato.

La vicenda consumatasi giovedì mattina nel centro della località balneare ai danni un rappresentante di gioielli, Marco Noris Chiorda di Caldogno (Vicenza), che è stato aggredito e rapinato di gioielli valutati 130mila euro, ha lasciato senza parole quanti, ieri mattina, hanno appresa la notizia dai quotidiani. Primi tra tutti i gestori della gioielleria che avevano salutato il rappresentante solo poco prima. Non era un volto noto nel mercato locale degli orafi e gioiellieri, infatti, era stato per la prima volta nello storico negozio di Caorle e per questo, i gestori, non hanno saputo dire molto a riguardo se non esprimere il forte rammarico e dispiacere per quanto accaduto e soprattutto per il malcapitato.

Vicende come queste, lasciano sicuramente un alone di preoccupazione mista alle perplessità, soprattutto per il fatto che, l’aggressione, sarebbe avvenuta a pochi passi dalla piazza principale del centro storico, in un orario in cui la località non è di certo immobile ma pullula di un andirivieni frenetico di auto, biciclette, turisti e fornitori. Ma nessuno pare essersene accorto.

Ora le ricerche volgono verso un’automobile modello Opel Astra, con la quale questi i tre rapinatori che secondo gli investigatori dei carabinieri sarebbero , sicuramente italiani e vestiti come dei classici turisti, sono fuggiti a seguito dell’aggressione e della rapina. Tra i commercianti del centro, la cui posizione ha sempre garantito una certa dose di sicurezza essendo sotto gli occhi di tutti, inizia a salire ora una certa preoccupazione e la domanda, di fronte al secondo episodio di rapina nel giro di un mese, è sempre la stessa: “Chi sarà il prossimo?”

Gemma Canzoneri

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