Ora Casa Santa Bertilla diventa una piazza d’aiuto
A Mirano un gruppo di volontari assisterà singoli, coppie e famiglie in difficoltà «Una volta ci si dava una mano, ora siamo tutti interconnessi ma soli come cani»
MIRANO. Più che un centro d’ascolto, una vera e propria casa di accoglienza. Per tutti: famiglie, coppie, giovani, anziani. A Mirano apre “Casa mia Santa Bertilla”, un’associazione di cittadini che hanno deciso di farsi carico loro per primi dei problemi della gente. L’inaugurazione avverrà il 30 settembre alle 16 nei locali a fianco del duomo di Mirano, in via Bastia Entro, già conosciuti come “Casa Santa Bertilla”, di proprietà della parrocchia. E che adesso diventa di tutti.
“Mia” appunto, cioè di ogni miranese. Una realtà che non ha eguali nel territorio. Casa Mia Santa Bertilla si occuperà di famiglie con disagio di coppia, in separazione o separate, genitori in crisi, famiglie con disabilità o disagio psichico o con problemi di dipendenze da droga, alcol, gioco. Quelle con bambini o adolescenti in difficoltà, anziani soli o famiglie con anziani. Qualsiasi difficoltà vissuta tra le mure domestiche potrà essere occasione di confronto e opportunità di aiuto.
A cambiare rispetto alle altre associazioni o servizi di sostegno è il metodo, come spiega la presidente Lucia Coin: «L’obiettivo è inserirci in quella fase in cui la famiglia è in difficoltà ma non ha ancora deciso cosa fare, come muoversi. Oggi la gente è sola, interagisce dietro uno schermo con i social, mentre un tempo ci si confrontava e aiutava. Serve riempire lo spazio che oggi porta chi vive una sofferenza a risolvere tutto subito dall’avvocato».
Ai volontari di Casa Mia Santa Bertilla l’incarico, prima di tutto, di accogliere e ascoltare il disagio di chi, spesso, già solo a parlarne ha fatto un passo decisivo. Quello successivo sarà l’indirizzamento a una struttura, associazione o professionista specifico per il tipo di problema, con il quale Casa Mia punta ora a stringere accordi per strappare collaborazioni con prezzi di favore.
L’obiettivo è imitare la Casa San Cassiano che l’attuale parroco di Mirano, don Artemio Favaro, ha fondato quando guidava la parrocchia di Quinto di Treviso: oggi San Cassiano è una struttura di riferimento per il territorio in cui opera, con cui collabora il tribunale di Treviso.
A Mirano i volontari sono già una trentina, tutti formati con un apposito corso che ha fornito loro gli strumenti per accogliere, ascoltare, orientare le persone che si rivolgeranno all’associazione. I locali sono quelli all’ultimo piano di Santa Bertilla, già preparati per il nuovo servizio che dovranno svolgere, con stanze dedicate e riservate ai colloqui. Casa Mia Santa Bertilla è già aperta lunedì dalle 9 alle 12, mercoledì dalle 16 alle 19, sabato dalle 9 alle 12, ma i volontari possono essere incontrati anche in orari diversi su appuntamento, chiamando il 380. 2675760.
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