Operazione Miami chiesto il processo per riciclaggio

CHIOGGIA. La Procura di Padova ha chiesto il processo per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio continuato e al reinvestimento con l’aggravante della transnazionalità per tutti gli...

CHIOGGIA. La Procura di Padova ha chiesto il processo per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio continuato e al reinvestimento con l’aggravante della transnazionalità per tutti gli indagati coinvolti nell’operazione “Miami”: si tratta dell’ex gioielliere di Arzergrande Ivone Sartori, 52 anni, da pochi mesi rientrato dagli Usa dopo due anni di latitanza, le figlie Nicole di 24 anni e Jamie Lee di 30, Alberto Bullo, 44, di Chioggia, Walter Favaro, 46, di Padova, Elisabetta Mirti, 43, di Torino, Tito Sala, 64, di Venezia (è primario di Otorinolaringoiatria a Piove di Sacco), Monica Donà, 55, di Codevigo, Tommi Burato, 39, di Codevigo, l’avvocato Valentino Menon, 58, di Codevigo, Agostino Luise, 50 di Piove di Sacco, Maria Manuela Borso, 53, di Cassola (Vicenza). L’udienza preliminare davanti al gup Margherita brunello è fissata per giovedì 14 giugno. E per la prima volta Sartori ha annunciato, attraverso il suo legale, l’avvocato Carlo Augenti, che è pronto a farsi interrogare dal giudice.

Secondo l’accusa Sartori, Mirto, Bullo, Favaro e il primario Sala erano promotori, capi e organizzatori dell’associazione criminale finalizzata a raccogliere denaro proveniente da attività illecite ed evasioni fiscali da investire in compravendite immobiliari e attività finanziarie a Miami, in Florida. Costoro dirigevano e controllavano l’attività “materiale” svolta dai principali collaboratori, ovvero le figlie di Sartori, Donà, Burato, Borso, Luise e l’avvocato Menon.



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