Operazione antidroga in Friuli perquisizioni nel Sandonatese

Ha toccato anche il Veneto orientale la vasta operazione antidroga della polizia che ha portato ieri all’arresto di 11 persone, di cui 9 in flagranza di reato, e al sequestro di oltre 8 chili di...

Ha toccato anche il Veneto orientale la vasta operazione antidroga della polizia che ha portato ieri all’arresto di 11 persone, di cui 9 in flagranza di reato, e al sequestro di oltre 8 chili di hashish, 60 grammi di marijuana e ingenti somme di denaro di provenienza illecita. Trentadue sul territorio nazionale le perquisizioni nell’ambito della operazione, denominata «Hamster 2015» della Squadra Mobile di Udine diretta da Massimiliano Ortolan.

E due hanno interessato, con la collaborazione della Squadra mobile di Venezia, il territorio della nostra provincia. I poliziotti erano a caccia di due cittadini originari del Marocco che figurano tra gli indagati nella maxi indagine sul traffico di droga scoperta dalla polizia friulana. La prima perquisizione a Pramaggiore ha interessato il domicilio di un cittadino marocchino che non era in casa. L’abitazione, abitata da parenti, è stata controllata e la perquisizione ha dato esito negativo.

La seconda perquisizione a San Donà ha riguardato un secondo marocchino sospetto di aver detenuto sostanze stupefacenti in casa ma l’uomo risulta irreperibile dalla scorsa estate. L’indagine è partita a maggio 2015 a seguito dell’arresto in flagranza di tre giovani magrebini che erano stati sorpresi a nascondere 5 chili di hascisc in un parco cittadino di Udine.

I successivi sviluppi hanno consentito di individuare i canali di approvvigionamento e la rete di distribuzione dello stupefacente, che partiva dall’Olanda, arrivava a Milano e passava per la provincia di Treviso prima di finire sul mercato udinese per il piccolo spaccio. L’operazione ha visto per questo la collaborazione di varie Questure e delle Squadre Mobili di La Spezia, Belluno, Como, Treviso, Venezia e Verona, del commissariato di Cividale del Friuli e del reparto prevenzione crimine «Veneto».

Mitia Chiarin

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