Operatori sanitari nelle scuole guida per insegnare i fattori di rischio

Presentato il progetto che mira a responsabilizzare i giovani Due ore di lezione contro l’uso di droga e alcol al volante 
SCATTOLIN - TOMMASELLA - SAN DONA’ - ALSS 4 PREVENZIONE INCIDENTI STRADALI - DA SX : GIRO, SSCARAMUZZA, NICOLARDI, BRAMEZZA, CALGARO, BURAN
SCATTOLIN - TOMMASELLA - SAN DONA’ - ALSS 4 PREVENZIONE INCIDENTI STRADALI - DA SX : GIRO, SSCARAMUZZA, NICOLARDI, BRAMEZZA, CALGARO, BURAN



. Personale sanitario e istruttori di scuola guida per la prevenzione degli incidenti stradali. I responsabili dell’Usl 4 faranno il loro ingresso nelle autoscuole per formare i prossimi neopatentati illustrando i fattori di rischio alla guida e spiegando anche le nozioni di primo soccorso. Obiettivo di questo progetto è prevenire gli incidenti definiti “in itinere”.

Le statistiche confermano che molti incidenti avvengono proprio nel tragitto tra casa e luogo di lavoro. Sono la maggioranza degli incidenti stradali anche gravissimi, secondo l’analisi del dipartimento di prevenzione dell’Usl 4. Il progetto ha visto la collaborazione di quasi tutte le autoscuole del Veneto orientale. Il personale dell’azienda sanitaria interverrà in una quarantina di sedi di corsi, coinvolgendo circa 1.700 ragazzi. Il direttore generale Usl 4 Carlo Bramezza, quindi i direttori del dipartimento di prevenzione, Luigi Nicolardi, e dello Spisal, Lucia Calgaro hanno presentati il progetto nella sede di piazza De Gasperi. Assieme a loro, i titolari di tre autoscuole in rappresentanza dei colleghi: Michele Giro dell’autoscuola Piave, Francesco Scaramuzza dell’autoscuola Baradel, Alberto Buran dell’omonima autoscuola. Loro stessi hanno testimoniato l’entusiasmo dei corsisti e soprattutto delle loro famiglie.

“È un progetto innovativo, nato in questa Usl e finanziato dalla Regione Veneto», ha spiegato il direttore generale Bramezza, «innovativo perché per la prima volta un medico e un tecnico dello Spisal entreranno nelle autoscuole, terranno due ore di lezione ai ragazzi nell’ambito del percorso formativo che li porterà all’esame della patente di guida. Il tutto senza alcun costo a carico delle autoscuole che hanno subito capito la bontà del progetto e che ringraziamo per la loro collaborazione. Sono convinto che questa attività di prevenzione avrà un importante impatto sui giovani e mi auguro che venga replicata ovunque, in Veneto e non solo».

Il progetto, che sarà esteso anche ad altre realtà del Veneto, prevede la presenza di un medico e di un tecnico della prevenzione in circa 180 corsi di preparazione all’esame per il rilascio della patente di guida, per complessive 360 ore. Il personale sanitario sarà impegnato in un lavoro di tipo informativo e formativo. Relazioneranno sul corretto utilizzo dei mezzi di trasporto, i dispositivi di sicurezza e di protezione, come giubbotti o bretelle riflettenti da indossare a seguito di una sosta del veicolo. E fornirà informazioni sui rischi che incorre l’automobilista in caso di mancata osservanza delle norme di circolazione, i rischi in presenza di uno stato psicofisico alterato da alcol, droga, medicinali, i quali possono fortemente condizionare il comportamento alla guida. Infine l’utilizzo non corretto del cellulare durante la guida, purtroppo molto diffuso. Le autoscuole si sono impegnate a inserire nel programma didattico tutti questi aspetti relativi alla guida sicura. «Il progetto nasce dalla riflessione sul fatto che la metà delle morti sul lavoro è causata da incidenti su un mezzo di trasporto», ha ricordato il dottor Nicolardi, «di questi circa la metà avviene “in itinere” e sono in costante aumento anche a livello locale. La strada è diventata quindi il sito di lavoro più pericoloso e merita l’attenzione degli operatori della sanità pubblica». In Italia, ogni anno vengono denunciati all’Inail 940 mila infortuni sul lavoro, moltissimi dei quali alla guida o a bordo di un veicolo. Il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, prorogato al 31 dicembre 2019, prevede lo sviluppo di programmi di prevenzione degli incidenti stradali e la riduzione della gravità dei loro esiti. —



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