Operate all’utero senza anestesia

Chioggia. L’anno scorso 500 interventi con l’isteroscopia, niente sala operatoria né ricovero

CHIOGGIA. Cinquecento donne nel 2016 hanno evitato la sala operatoria per risolvere problemi ginecologici. Le patologie sono state trattate in sede ambulatoriale e senza anestesia generale grazie all’isteroscopia, servizio attivo al reparto di Ginecologia e Ostetricia di Chioggia da 10 anni. Sono migliaia le pazienti della città, e non solo, che hanno potuto risolvere problemi di sanguinamenti anomali, polipi e fibromi in pochi minuti, con interventi non invasivi e senza la necessità di tagli. Fino a qualche anno fa per le stesse patologie era necessario subire interventi chirurgici tradizionali. Le donne arrivavano in Ginecologia con problemi di sanguinamento uterino anomalo e venivano curate con un raschiamento in sala operatoria con anestesia generale. Rimanevano ricoverate qualche ora e poi tornavano a casa in attesa di ricevere l’esito della biopsia che veniva eseguita durante l’intervento “di pulizia”.

Oggi gli stessi problemi vengono trattati per la maggior parte dei casi ambulatorialmente grazie all’isteroscopia diagnostica e operativa, riducendo dell’80% l’accesso delle donne in sala operatoria. «Un risultato importate», spiega il direttore generale dell’Usl 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, «che il reparto ginecologico clodiense ha raggiunto grazie a un servizio che è diventato, in questi ultimi anni, il suo fiore all’occhiello. Un esame che viene eseguito ambulatorialmente e che permette di risolvere patologie importanti in pochissimi minuti, con un minimo disagio per le donne».

In 10 anni dall’attivazione i numeri sono via via cresciuti raggiungendo dati significativi. «Siamo passati da un centinaio di interventi nei primi anni di impiego della colonna isteroscopica», spiega il primario di Ginecologia e Ostetricia, Luca Bergamini, «ai 500 dello scorso anno. Cinquecento donne che non hanno dovuto subire tutte le conseguenze dell’anestesia generale, che non hanno avuto bisogno di essere ricoverate, che dopo una manciata di minuti si sono rivestite e sono tornate a casa». L’esame eseguito con questa strumentazione è indicato per tutte le fasi di vita della donna, anche per le ragazze in età adolescenziale. Si tratta di un esame mininvasivo che permette di indagare efficacemente l’interno della cavità uterina. La colonna isteroscopica è dotata di un braccio costituito nella sua estremità da uno strumento sottilissimo che ha una microtelecamera e, contemporaneamente, è dotato di una micropinza in grado di intervenire (isteroscopia operativa) direttamente nella fase della diagnosi qualora il tipo di lesione lo permetta. Il servizio è coordinato dalle ginecologhe Giovanna Nani e Silvana Boscolo. Si può accedere all’esame tramite il Pronto soccorso, nel caso delle urgenze, o con la normale impegnativa del medico di famiglia.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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