Operai in Tribunale «Ferie e arretrati per 200 mila euro»

Sindacati compatti dopo il fallimento delle due aziende Eco Dreaming e Plasticone.La prima udienza è stata fissata a inizio novembre 

MIRA. Plasticone ed Ecodreaming, i lavoratori delle due aziende vanno alle vie legali per avere mesi di arretrati non pagati, Tfr e ferie non corrisposte.

Questa l’azione dei sindacati e dei loro uffici legali nei confronti delle ex proprietà delle aziende fallite che operavano nel settore dei rifiuti rispettivamente a Gambarare di Mira e a Fossò. «A inizio novembre è stata fissata una udienza in Tribunale», spiega per la Femca Cisl Francesco Coco, «in cui saranno discusse anche le cause intentate dai lavoratori della Plasticone di Gambarare contro l’ex proprietà. I 9 lavoratori avanzano 7 mensilità, il Tfr e ferie non godute per un importo complessivo non corrisposto di quasi 200 mila euro. Cercheremo di aggredire con questa azione legale tutti i beni possibili dei titolari collegati alla società».

La Plasticone Srl che aveva sede a Gambarare di Mira in zona industriale si occupava di riciclo e trattamento di materiali plastici. Fino a qualche anno fa navigava in buone acque. Poi dal 2016 le cose sono andate di male in peggio.

Quest’anno il Tribunale di Venezia ne ha decretato il fallimento. Fra l’altro i titolari della ditta dovranno poi anche rispondere per una serie di violazioni normative riscontrate dai controlli fatti dai carabinieri nei mesi scorsi all’interno dei capannoni Femca ha supportato questi lavoratori. Azioni legali in vista anche alla Ecodreaming di Fossò. Si trattava di un’azienda specializzata nella raccolta e trattamento dei Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).

Dal socio di maggioranza Fabio Cavinato, che deteneva l’85% delle quote, nonostante gli accorati appelli ad un chiarimento della situazione societaria non è mai arrivata risposta, se non la messa in liquidazione dell’azienda con la perdita di 25 posti di lavoro. In base ai contributi versati intanto i lavoratori potranno attingere a un’indennità di disoccupazione per un massimo di 24 mesi (partita dallo scorso magio).

In difesa dei lavoratori Ecodreaming era sceso in campo anche il sindacato Slai Cobas con Paolo Dorigo. «Abbiamo attivato nostri uffici legali in queste settimane» spiega Giuseppe Minto della Fiom Cgil, «per reperire tutti i beni della società e ad essa collegata dai quali ricavare fondi per pagare le 4–5 mensilità arretrate che avanzano i lavoratori». —


 

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