Operai della Stena in municipio «Difenderemo il nostro lavoro»

«Bisogna cercare di far restare in tutti i modi la Stena a Fossò puntando a trovare un acquirente ed evitando che vengano portati via macchinari e commesse». A dirlo a chiare lettere al sindaco Federica Boscaro ieri mattina sono stati i lavoratori del sito produttivo che si trova in IX Strada in zona industriale. Prima di entrare con una delegazione a parlare con il primo cittadino, sindacati e lavoratori hanno manifestato fuori dal municipio dando volantini alle persone in transito sulla strada principale.
L’azienda si occupa di riciclo di materiali da televisori e frigoriferi usati. È di proprietà di una multinazionale svedese che in Italia ha quattro siti (Fossò, Brescia, Verona e nell’hinterland di Milano). Complessivamente ha in organico in Italia quasi 200 dipendenti. Chiudendo Brescia e Fossò ne lascia a casa un’ottantina, 55 dei quali solo a Fossò, quasi tutti stranieri extracomunitari con famiglie a carico.
In prima linea contro la chiusura della fabbrica la Fiom – Cgil con il suo segretario di zona Giuseppe Minto e Paolo Dorigo, esponente dello Slai Cobas. «Siamo qui ad ascoltare» ha detto il sindaco Boscaro «le istanze di questi lavoratori. Siamo pronti ad affiancarci alla loro lotta per evitare che queste persone perdano il posto di lavoro. Siamo interessati che queste persone continuino a lavorare, se manca il lavoro diventeranno anche un costo sociale elevatissimo per tutta la comunità. La Fiom Cgil ha fatto una proposta e una denuncia chiara. «È ora che anche gli amministratori locali» ha detto Minto «riflettano sulle politiche delle multinazionali che chiudono fabbriche che funzionano senza tenere in minima considerazione la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie. Ci opporremo ad ogni tentativo di portare via da Fossò i macchinari dell’azienda».
Lo Slai Cobas ha proposto che si pensi finalmente a soluzioni di gestione pubblica dell’azienda. La Fiom invece ha insistito sulla necessità di individuare un compratore locale, visto che il sito di Fossò sarebbe il più efficiente del gruppo. Il sindaco ha proposto di portare la questione all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico.
Alessandro Abbadir
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