Omicidio Magnanini, fermati due uomini

L’annuncio sul sito web di Scotland Yard: si tratta di un 61enne e di un ragazzo di 22 le cui identità non sono state rivelate
Di Carlo Mion

Omicidio a Londra di Sebastiano Magnanini, la polizia inglese ferma due uomini e fonti investigative annunciano che a breve ci potrebbero essere altri arresti. A darne notizia Scotland Yard sul suo sito web che spiega di aver fermato rispettivamente tra mercoledì e ieri un uomo di 61 anni e uno di 22. Per il momento la polizia non ha fornito altre notizie su questo primo step delle indagini. Anche perché gli investigatori rimangono molto cauto e continuano a parlare di “sospetto omicidio” del veneziano e precisano: «Un esame post mortem si è svolto all'Ospedale Whittington venerdì 25 settembre (il giorno dopo il ritrovamento del cadavere sul Regent’s Canal ndr) e la causa della morte è sconosciuta in questa fase iniziale. Ulteriori test tossicologici sono ora in corso». I due sono in stato di fermo in una stazione della polizia della capitale, ma le loro identità non sono state rivelate e ancora non sono note le accuse che sono state rivolte ai due.

Comunque sia è il primo importante passo in avanti dell’indagine iniziata il 24 settembre scorso quando Magnanini, 46 anni, piccolo pregiudicato veneziano diventato famoso negli anni Novanta per aver rubato assieme a dei complici un Tiepolo dalla Chiesa della Fava, è stato trovato morto in acqua dentro ad un carrello della spesa e con delle pietre perché il corpo restasse sul fondo.

In base a quanto hanno ricostruito gli investigatori, dopo aver sentito amici e persone che abitavano con lui, Magnanini viveva e lavorava a sud di Londra. Era considerato un bravo carpentiere ed era impiegato nel settore dello spettacolo. È stato visto vivo, l'ultima volta, martedì 22 settembre, due giorni prima che il suo cadavere venisse ripescato nel canale, mentre viaggiava nel centro di Londra con i mezzi pubblici.

Gli investigatori pensano che quel pomeriggio abbia visitato la zona di Euston, intorno alle 16.50, prima del viaggio a Kings Cross e Caledonian Road ove è stato visto in un pub verso le 18.50.

La polizia anche ieri ha fornito la descrizione di Magnanini, spiegando che aveva capelli corti castani e occhi maroni. L’ultima volta è stato visto passeggiare a Caledonian Road che indossava jeans neri, un giubbino con cappuccio di colore blu e con cerniera sul davanti e una t-shirt di colore scuro. Indossava gli stessi vestiti quando è stato ripescato nel canale.

Rebecca Reeves, capo degli investigatori che si stanno occupando delle indagini, ha ribadito che la morte del veneziano non è legata alla sua condanna per il furto del Tiepolo a Venezia o alla criminalità organizzata. «Le persone che sanno come è morto vivono qui», ha precisato.

Magnanini non era sconosciuto alle forze dell'ordine di Venezia. Oltre vent'anni fa infatti, nel 1994, era stato arrestato per il furto della tela "L'educazione della Vergine" che era stata sottratta dalla Chiesa della Fava il 15 dicembre del 1993.

Sebastiano Magnanini, accusato di furto aggravato, con un complice, era poi stato condannato nel 1998, a un anno e sei mesi. Un furto clamoroso che non aveva mancato di suscitare stupore e polemiche, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza nelle chiese veneziane, autentiche miniere di capolavori di opere d'arte molto spesso prive di qualsiasi protezione o impianto di sicurezza.

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