Omicidio Magnanini, clochard a processo

Il sessantunenne arrestato dalla polizia inglese deve rispondere di ostacolo alla sepoltura legale della vittima
Di Carlo Mion

Uno dei due arrestati, coinvolti nella vicenda della morte a Londra di Sebastiano Magnanini, è accusato di aver ostacolato la sepoltura legale della vittima. Probabilmente si tratta di una persona che pur avendo visto il cadavere, prima del suo ritrovamento il 24 settembre, non ha allertato la polizia. Si tratta di Paul Williams, 61 anni, un senza dimora che bazzica nella zona di Regent’s Park. Mentre il clochard va a processo, l’altra persona fermata, un 22enne, rimane in custodia in attesa che il magistrato formalizzi l’accusa nei suoi confronti. I due sono stati fermati dagli investigatori di Scotland Yard tra martedì e mercoledì. Ieri è stato possibile conoscere l’accusa mossa al 61enne, mentre non si conosce quella mossa al giovane di 22 anni.

L'ultima immagine di Sebastiano Magnanini e di cui è in possesso la polizia lo ritrae al "Shakespeare Pub", vicino a Victoria Station. Magnanini ha raggiunto il locale, in centro a Londra, nel pomeriggio del 22 settembre, dopo essere uscito dal lavoro di carpentiere. A quell'ora viene ripreso dal sistema di telecamere a circuito chiuso del pub.

Matteo Magnanini, fratello di Sebastiano, ha detto al giornale serale Evening Standard: «La stampa lo sta descrivendo come un criminale, basandosi puramente sul suo passato. Ma mio fratello era uno spirito libero romantico che ha vissuto la sua vita pienamente, in cerca di pace e per tutti coloro che lo conoscevano era una persona unica e molto speciale, sempre a tifare per qualcuno e per rendere loro la giornata indimenticabile. Era più che altro e solamente un abile falegname. Si può capire da quello che i suoi amici dicono in suo onore che era una persona davvero speciale. Per quanto ne sappiamo, mio fratello era pulito, grande lavoratore e non coinvolto in attività criminali».

Anche i suoi colleghi e amici inglesi, con i quali si conosceva dal 2002 quando si era trasferito una prima volta a Londra, lo descrivono come un bravo e gran lavoratore. Per un periodo, successivamente al 2005, Magnanini aveva viaggiato nel sud est asiatico lungo le vie dei vecchi hippie.

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