Morto per sventare una rapina a Mestre, via al processo per l’omicidio di Jack Gobbato

Prima udienza per il delitto in cui perse la vita Giacomo Gobbato, accoltellato nella notte del 20 settembre 2024 in Corso del Popolo da un 38enne moldavo. In Corte d’Assise la costituzione delle parti, il 27 maggio sarà sentito l’imputato

Giacomo Jack Gobbato
Giacomo Jack Gobbato

In Corte d'Assise di Venezia si è aperto lunedì 28 aprile, con la prima udienza tecnica, il processo per omicidio volontario e almeno tre rapine a carico di Serghei Merjievschiiil, 38enne moldavo che uccise a coltellate Giacomo “Jack” Gobbato che cercava di bloccarlo assieme ad un amico, rimasto gravemente ferito, a Mestre nella notte del 20 settembre scorso.

L'udienza del Collegio, presieduto da Stefano Manduzio, ha accolto le istanze delle parti, la pm Federica Baccaglini, la difesa con Gabriella Zampieri e i legali dei familiari della vittima come parti civili. E' stata decisa l'acquisizione a processo della testimonianza dell'imputato, di quelle della consulente della Procura per l'autopsia, delle forze dell'ordine, di una testimone e dell'amico della vittima. Agli atti del processo, il fascicolo della pm e i video registrati dalle telecamere del Comune di Venezia e di una dei testimoni.

Gobbato venne colpito prima da due colpi di coltello, uno alla falange del mignolo della mano sinistra e uno al gluteo sinistro, mentre quello mortale lo colpì al cuore. L'imputazione è di omicidio volontario aggravato, lesioni, cui si aggiungono due rapine relative ad altrettante donne straniere prima del delitto.

Le prossime udienze sono state stabilite il 27 maggio - per l'interrogatorio dell'imputato, testimonianze e video - e l'8 luglio per la discussione, cui seguirà la data della sentenza.

Dopo il delitto, a Mestre, si era tenuta una manifestazione con corteo all'insegna della musica e del tema "Riprendiamoci la città" organizzata dai centri sociali a cui "Jack” apparteneva.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia