Omicidio dei fidanzati etere e cloroformio nella casa del delitto

Dalle analisi la conferma che Perale ha usato le sostanze per uccidere Biagio e Anastasia. Ora la perizia psichiatrica 
Sarà uno degli elementi principali su cui poggeranno sia l’accusa che la difesa: quando ha ucciso i fidanzati trentenni Biagio Buonomo e Anastasia Shakurova, Stefano Perale era capace di intendere e volere? La perizia psichiatrica in incidente probatorio sull’omicida reo confesso inizierà lunedì 25. Sarà un primo incontro in carcere a Santa Maria Maggiore tra Perale, accusato del duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dall’utilizzo del veleno, oltre che di violenza sessuale aggravata, e il perito designato dal tribunale, Gianfranco Rivellini. Alle operazioni parteciperanno i consulenti nominati dalla Procura e dalle difese. All’incontro ne seguiranno altri che serviranno ad accertare la capacità di intendere e di volere dell’omicida al momento del fatto e attualmente, oltre che la sua eventuale pericolosità sociale. Le risultanze degli accertamenti saranno portate in udienza il 13 dicembre e potranno essere usate direttamente come prove nel corso di un eventuale prossimo dibattimento.


Intanto sono arrivati i risultati degli accertamenti chimici-tossicologici, genetici e sulle impronte, effettuati dai professionisti sempre in incidente probatorio, che vanno a confermare il quadro ricostruito dagli inquirenti. Per uccidere Anastasia, incinta al quinto mese, e il fidanzato Biagio, Perale ha utilizzato cloroformio, etere e un potente sonnifero. Quest’ultimo, come emerso sin dai primi riscontri, è stato sciolto in un cocktail per tramortire i due giovani. Poi il docente si è accanito su di loro. Tracce di cloroformio e di etere sono state rinvenute dai professionisti su uno straccio e sui pantaloni di Perale. Il cloroformio è stato preso da una bottiglia da un litro ritrovata in casa, che è stata posta sotto sequestro subito dopo l’omicidio assieme ad altri reperti. Resta da chiarire come Perale si sia procurato il potentissimo liquido, si ipotizza via Internet.


Sul tubo di ferro che sarebbe stato usato dal docente per uccidere Buonomo sono state trovate tracce di sangue della vittima, oltre che le impronte digitali di Perale. Altre tracce di sangue, appartenenti sia a Buonomo che a Shakurova, sono state rinvenute sugli abiti dell’omicida. È stato accertato poi, tramite i profili genetici, che nell’appartamento di via Abruzzo teatro del delitto, quella sera fossero presenti solo Perale, Anastasia e Biagio.


C’è poi un terzo accertamento disposto in incidente probatorio, ovvero la copia forense dei supporti informatici sequestrati a Perale. L’attenzione si concentra in particolare sul cellulare dell’uomo, nel quale sono stati ritrovati alcuni video a contenuto sessuale girati la sera del delitto, che vedono come altra protagonista una Anastasia inerme. L’ipotesi è che Perale li abbia girati nel lasso di tempo intercorso tra lo stordimento con il sonnifero e la morte per soffocamento con il panno imbevuto di cloroformio. L’udienza è fissata per mercoledì. E a giorni sono attesi anche i risultati dell’autopsia sui corpi dei fidanzati da cui potrebbero arrivare nuovi elementi per ricostruire il quadro del delitto.


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