Omicidio Davoli, sentenza finale

La Cassazione conferma per Algenis Favia 6 anni e 8 mesi di carcere
PROCESSO OMICIDIO EX PUGILE MARCO DAVOLI in foto ALGENIS FAVIA imputato
PROCESSO OMICIDIO EX PUGILE MARCO DAVOLI in foto ALGENIS FAVIA imputato
REGGIO EMILIA. La Cassazione ha confermato ieri la sentenza della Corte d’Appello a 6 anni e 8 mesi per il 34enne Algenis Favia, autore dell’omicidio preterintenzionale di Marco Davoli, il 53enne che morì il 13 settembre del 2013 dopo aver preso un pugno in faccia che lo fece finire violentemente a terra, sbattendo sull'asfalto. In Appello l’imputato si era visto ridurre la pena di circa due anni per un diverso calcolo delle attenuanti generiche. Una sentenza ascoltata dal legale del figlio maggiore di Davoli, l’avvocato Giovanni Tarquini. L’imputato, originario di Santo Domingo, dovrà quindi scontare la pena. Davoli venne ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Nuova, dove non si riprese più. Fino alla morte celebrale, constatata infine dai medici che si occupavano di lui. Fin dal’inizio l’ipotesi di reato è stato omicidio preterintenzionale, scaturito da una tragica discussione davanti al bar Pausa Caffè. Favia non fu subito identificato, perché in sella alla sua bicicletta aveva lasciato la zona.
(e.l.t.)

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