Omaggio ai cow boy gay e alla Scalera per il Queer Lion 2015

I dieci anni da Brokeback Mountain, leone d'oro di Ang Lee nel 2005. E poi il sogno di una Cinecittà veneziana alla Giudecca con la Scalera. Sono i temi della nona edizione del Queer Lion
PADOVA. I dieci anni da Brokeback Mountain, leone d'oro di Ang Lee nel 2005. E poi il sogno di una Cinecittà veneziana alla Giudecca con la Scalera. Sono i temi della nona edizione del Queer Lion, il leone d'oro gay della 72 Mostra del Cinema assegnato al “Miglior film con tematiche omosessuali & queer culture”.  Un premio collaterale patrocinato quest’anno dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità UNAR, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Regione del Veneto, Provincia di Venezia, Città di Venezia e Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
 
I film in concorso. Sette i film in gara ai nastri di partenza: "The Danish Girl" del premio Oscar Tom Hooper con Eddie Redmayne e Alicia Vikander, il venezuelano "Desde allá" di Lorenzo Vigas, "Spotlight" di Thomas McCarthy con Mark Ruffalo e Michael Keaton, il documentario "Janis" di Amy Berg, "La calle de la amargura" di Arturo Ripstein, l’israeliano "Lama Azavtani" di  Hadar Morag, ed infine l’opera prima italiana "Arianna" di Carlo Lavagna.
 
Meritano inoltre attenzione altre due opere di interesse queer: "The 1000 Eyes of Dr Maddin" di Yves Montmayeur, "Helmut Berger, Actor" di Andreas Horvath, documentari entrambi presenti nella sezione Venezia Classici, e nella stessa sezione si segnala "Salò o le 120 giornate di Sodoma", opera testamento di Pier Paolo Pasolini, presentato nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna – L’Immagine Ritrovata a 40 anni dalla realizzazione.
 
La giuria. Presidente di giuria è lo scrittore americano Alonso Duralde, programmatore presso l’Outfest di Los Angeles, pre-selezionatore per il Sundance Film Festival, storico giornalista per la rivista The Advocate e critico per TheWrap; completano la giuria Daniel N. Casagrande, fondatore del Queer Lion, giornalista, insegnante di Storia del Linguaggio Cinematografico, e Marco Busato, Delegato Generale dell’Associazione Culturale CinemArte, traduttore, studioso e storico del cinema.
 
Copertina. L’immagine di copertina di quest’anno è un personale omaggio del Queer Lion ai cow boy gay nel decimo anniversario del Leone d’Oro a Brokeback Mountain di Ang Lee, ideata dal fotografo Marco Visca: “Da Tom of Finland a Bob Mizer, da Andy Warhol a Gus Van Sant, lungo è l’elenco degli artisti che si sono serviti di quest’icona, orgogliosamente virile, per prendere letteralmente a colpi di pistola luoghi comuni, convenzioni e stereotipi della cultura americana”, ha spiegato. Il modello è Giorgio Ronchini, noto per la sua partecipazione alla decima edizione del reality Grande Fratello.
 
Sigla. Il teaser di quest’anno realizzato dal giovane videomaker Fabio Carpene, è un tributo del Queer Lion alla storia dell’industria cinematografica veneziana ed al "Cinevillaggio" che sorse nell’autunno del 1943 alla Giudecca per mano della Scalera Film. Il corto è stato girato in bianco e nero a bassa definizione per riproporre il linguaggio del cinema delle origini.
 
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Gli eventi. Il Queer Lion 2015 verrà consegnato venerdì 11 settembre alle 19 nella Villa degli Autori, sede delle Giornate degli Autori, all’interno di una cerimonia con i più importanti premi collaterali: Fedeora Award, Label Europa Cinemas, Venice Days Award, Premio del Pubblico BNL.

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