Oltre 6.400 malati di gioco dieci i suicidi per debiti

Gli allarmanti dati dell’Asl 10 resi noti in un convegno sulle ludopatie a Noventa L’84% dei pazienti in cura sono uomini. Aumenta la dipendenza dai Gratta & vinci
Sala giochi slot machine
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NOVENTA. Nel Veneto Orientale, secondo le stime, sono oltre 6.400 i “malati del gioco”. Persone che accusano sintomi di gioco d’azzardo patologico, talvolta in forma grave, altre volte più lievi. Il numero, basato sull’incidenza rilevata anche a livello nazionale, fa il paio con un’altra cifra terrificante. Negli ultimi anni sono dieci i suicidi la cui causa appare legata al gioco.

Sono alcuni dei dati emersi nella due giorni di iniziative che Noventa ha dedicato alla piaga della ludopatia.

L’idea è partita da un gruppo di giovani, guidati da Stella Bincoletto, ed è stata poi portata avanti dal Comune. Venerdì sera si è tenuta la proiezione del film “Vivere alla grande”, del regista Fabio Leli.

Ieri, invece, spazio a una tavola rotonda. Ad aprire i lavori la psicologa Emilia Serra, che ha illustrato l’impegno del Ser.D dell’Asl 10. Dal 2000 a oggi sono oltre 200 i pazienti curati per problemi di gioco. Nel 2014, in particolare, le persone seguite sono state 72, di cui 28 pazienti nuovi. Dati simili per il 2015. L’84% dei pazienti giunti al Ser.D sono uomini, solo il 16% di sesso femminile. L’età media va dai 30 ai 60 anni. «Ma ci sono anche tante donne e giovani che giocano. Purtroppo abbiamo difficoltà a farli affluire ai servizi sanitari», ha spiegato Serra.

L’88% ha problemi di gioco con le slot machine, a seguire c’è la dipendenza dal “Gratta e vinci”.

A Musile sarà attivo, probabilmente da aprile, un gruppo dell’associazione “Giocatori Anonimi”. Mentre si sta lavorando a una bozza di “regolamento quadro”, per fissare regole precise sugli orari di apertura delle sale slot e di funzionamento dei videopoker nei bar. Oltre che sulla loro localizzazione lontano da siti sensibili come scuole, chiese, impianti sportivi e banche. Ne ha parlato il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, che, in qualità di coordinatore regionale di Avviso Pubblico, sta partecipando al gruppo di lavoro, coordinato dalla prefettura, con le forze dell’ordine, la Regione, i Comuni e le associazioni che rappresentano i pubblici esercizi. «Entro marzo speriamo di vedere la fine di questo lavoro che produrrà un regolamento, che vorrebbe essere a prova di Tar e che i Comuni potranno poi adottare nel proprio ambito», ha detto Cereser.

Si sta muovendo anche la conferenza dei sindaci sulla sanità. «Ne stiamo parlando da un po’ di tempo. L’obbiettivo, anche se non sarà facile, è di arrivare a mettere alcuni paletti fermi per provare a contenere il fenomeno. I numeri sono impressionanti», ha sottolineato il presidente Alessandro Nardese, sindaco di Noventa.

Giovanni Monforte

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