Olio sversato in pista ritarda un jet di Emirates

Secondo incidente in meno di un mese con un carrello bagagli di Ata Italia La denuncia dell’Usb: «Automezzi vecchi e insicuri, Enac deve intervenire»
Di Gianni Favarato

TESSERA. L’ennesimo sversamento in pista di olio lubrificante al Marco Polo, dovuto anche in questo caso al cattivo stato dei carrelli che trasportano i bagagli da caricare o scaricare sugli aerei, ha causato un forte ritardo del volo Emirates per Dubai che si avvale dei servizi di terra forniti da Ata Italia che è uno dei tre handler che operano nell’aeroporto di Tessera. Il volo delle 15.30 di Emirates è potuto partire solo dopo l’intervento della “squadra di sicurezza aeroportuale” che ha dovuto togliere il lubrificante dalla pista aeroportuale per evitare possibili problemi di transito agli aerei in fase di decollo o atterraggio.

ù «Si tratta», ricorda Gianpietro Antonini, responsabile del sindacato di base Usb-Trasporti di Venezia che ha organizzato per giovedì prossimo un’assemblea con i lavoratori, «del secondo caso nel giro di un mese, un guasto sotto bordo di un aereo di automezzi di Ata Italia che, evidentemente, come sosteniamo da mesi, sono vecchi e non hanno le sufficienti manutenzioni». Il precedente, denunciato anche in quel caso da Antonini, si è verificato lo scorso 15 agosto, quando lo stesso carrello portabagagli e merci di Ata Italia ha avuto un’improvvisa perdita di olio lubrificante che è finito in pista e ha causato la ritardata partenza di tre ore di un aereo di Air Canada, costretto a decollare solo dopo che la pista era stata ripulita e messa in sicurezza, come è stato fatto anche sabato scorso con il volo della compagnia aerea Emitrates.

«Questo ennesimo guasto ad un mezzo che deve operare in rampa di carico e scarico degli aerei», aggiunge Antonini, «conferma la denuncia e le segnalazioni che da ormai troppo tempo facciamo sia al direttore di Enac che a Save, relativamente allo stato del parco macchine degli handler, specie quelli di Ata che rischia di perdere altri contratti di servizio, non consentendo di lavorare produttivamente ed in totale sicurezza, come prevedono leggi e norme vigenti». Già tre mesi fa l’Usb e la Filt-Cgil veneziane hanno denunciato che buona parte degli 800 automezzi, come autobus passeggeri, carrelli elevatori, muletti e carrelli porta bagagli, di proprietà dei tre handler che operano nell’aerostazione del Marco Polo, in realtà «hanno in media 25 anni e sono troppo vecchi e insicuri, come dimostrano questi incidenti occorsi e denunciati ad Enac». Lo stesso carrello di Ata che ha sversato per due volte il carburante ha danneggiamento la carlinga di una aereo della British Airway e messo a rischio l’incolumità del lavoratore alla guida del mezzo che non ha risposto ai suoi comandi».

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