Ok all’ostello di Mestre, al Comune 650 mila euro
MESTRE. Una sentenza del Tar del Veneto sblocca la partita a Mestre dei costi di costruzione lievitati per interventi attesi da anni, come quello del gruppo tedesco A&O che vuole costruire un ostello low cost (con stanze da 15 euro per notte) sul sedime dell’ex Vempa di via Ca’ Marcello, completamente demolita. Lo conferma l’assessore comunale Massimiliano De Martin (Urbanistica ed Edilizia) e lo confermano i professionisti che lavorano per il gruppo tedesco che realizzerà entro il 2017 un ostello da 750 stanze. La vicenda dei canoni di costruzione fatti lievitare da un provvedimento del commissario Zappalorto era esplosa in piena campagna elettorale: i privati avevano denunciato l’aumento degli oneri richiesti dal Comune: da 440 mila euro si era passati ad una richiesta di 1 milione e 440 mila euro, circa il 10 per cento dell’investimento, che aveva messo in allarme i tedeschi, pronti a lasciar perdere Mestre.
«Non è stata fatta alcuna trattativa ma i conteggi sono stati rivisti alla luce di una sentenza del Tar del Veneto», spiega De Martin, «relativa ad una vicenda che ha interessato il Comune di Vicenza e alla rilettura, da parte degli uffici, delle normative statali e regionali sui costi di costruzione». «È stato applicato», spiega l’assessore, «l’articolo 83 della legge regionale 61 del 1985 che al fine di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente e non penalizzare gli interventi di ristrutturazione edilizia, pone un tetto all'importo del costo di costruzione parametrato al solo costo dei lavori e, nel perseguire tale obiettivo, trova applicazione per tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia indipendentemente dalla destinazione degli edifici».
Della rilettura normativa la direzione del settore Edilizia aveva informato la committenza lo scorso 29 luglio. Risultato: A&O - confermano i privati - ha già ritirato il permesso a costruire nell’area della Vempa e ha già provveduto a versare nelle casse del Comune di Venezia una cifra pari a 650 mila euro in costi di costruzione, precisa De Martin.
Il gruppo tedesco, in questi mesi, non ha abbandonato il cantiere di via Ca’ Marcello dopo la demolizione dell’ex Vempa: hanno avviato le opere di bonifica bellica, attualmente in corso, in attesa di capire come finiva la questione, complicata, dei costi di costruzione da pagare. Alla fine, la vicenda si è risolta positivamente con un versamento che è poco meno della metà di quanto aveva previsto la revisione degli oneri voluta dall’ex commissario Zappalorto. «Assieme allo sblocco della partita albergo alle ex Poste , dopo la decisione della Regione», spiega l’assessore, «ora si può lavorare al recupero dal degrado di un importante pezzo della città che va da via Ca’ Marcello alla stazione».
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