Ok al regolamento su democrazia e partecipazione
MUSILE. Anche Musile «sposa» la democrazia partecipativa. Il Consiglio comunale ha approvato il regolamento che disciplina come i cittadini possono partecipare alla vita amministrativa, attraverso petizioni, proposte e altre forme.
Non è prevista, però, la possibilità di indire un referendum comunale. «Motivazioni specificatamente economiche non ce lo consentono e per questo non vogliamo dare adito a false illusioni nei confronti dei nostri concittadini», ha detto il vicesindaco Vittorino Maschietto, spiegando che la spesa per un eventuale referendum potrebbe aggirarsi sui 25 mila euro, sulla base di una stima fatta sui costi per le varie consultazioni elettorali.
«Si tratta evidentemente di cifre insostenibili per i nostri bilanci», ha aggiunto Maschietto, «specie in tempi di crisi».
L’opposizione non l’ha presa bene. «La maggioranza ha deciso politicamente di non inserire i referendum nella sua proposta, nascondendosi dietro la scusa del costo, senza neppure prendere in considerazioni eventuali sistemi alternativi», ha ribattuto il consigliere del Movimento 5 Stelle, Osvaldo Biancon. Il M5S, che ha votato comunque a favore, aveva presentato una serie di emendamenti, proponendo l’adeguamento a quanto previsto dai decreti relativi alla trasparenza e alla partecipazione elettronica.
Giovanni Monforte
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