Oggi scatta il blocco dell’accesso abusivo
CHIOGGIA. Presidio dei No Gpl stamattina davanti il passo carraio abusivo per accertarsi che venga chiuso. Il comitato chiede che l’amministrazione intervenga per mettere i sigilli dando...
CHIOGGIA. Presidio dei No Gpl stamattina davanti il passo carraio abusivo per accertarsi che venga chiuso.
Il comitato chiede che l’amministrazione intervenga per mettere i sigilli dando applicazione alla sentenza del Tar che impone il ripristino dello stato dei luoghi sul varco aperto senza autorizzazioni, il Comune però vuole attendere il rientro dalle ferie del dirigente all’Urbanistica per capire come procedere. Al momento si assicurerà solo che il passo carraio non venga utilizzato.
Ieri sono scaduti i novanta giorni di tempo che l’ordinanza comunale, firmata dal dirigente all’Urbanistica il 27 aprile scorso, concedeva alla Costa Bioenergie per chiudere il varco e ripristinare la fisionomia originaria dei luoghi.
La ditta è ricorsa al Tar che però con la sentenza della scorsa settimana ha confermato l’abusività del varco e la necessità che la ditta ottemperi all’ordinanza. Il ripristino non è stato eseguito e stamattina il comitato No Gpl, dalle 8.30, sarà a Punta Colombi per accertarsi che il Comune dia corso alla sentenza.
«Noi ci aspettiamo che arrivino le ruspe a ripristinare in modo coatto lo stato dei luoghi», spiega Roberto Rossi, presidente del comitato, «la sentenza del Tar lo dice in modo chiaro: o ci pensa la ditta nei tempi previsti, e già scaduti, o ci pensa l’amministrazione e impone le spese alla ditta. Saremo lì per verificare che questo avvenga».
In realtà il Comune si prenderà qualche giorno di tempo in più per procedere.
«Oggi non procederemo in modo coatto», spiega il vicesindaco Marco Veronese, «la ditta ci ha inviato una comunicazione per dirci che ha intenzione di procedere con il ripristino, ma ha necessità di alcune indicazioni tecniche su come riaprire il canale che è stato chiuso. Le indicazioni saranno date dal dirigente non appena rientrerà dalle ferie, il primo agosto. Si tratta solo di attendere qualche giorno in più», precisa il vicesindaco, «La ditta ci ha anche comunicato di avere intenzione di utilizzare il varco che è indicato nel progetto approvato dal ministero, qualche metro più avanti. Su quello però devono chiederci l’autorizzazione, anche in questo caso dobbiamo attendere il dirigente. Al momento potremo solo limitarci a inviare una pattuglia dei vigili per essere sicuri che da oggi non utilizzino più il varco abusivo».
Una presa di posizione considerata però un po’ debole dal comitato. «Non può di sicuro bastare un passaggio occasione dei vigili», sostiene il presidente del comitato, «noi ci attendiamo che il Comune metta i sigilli al varco in modo che non possa più essere usato. Bastano anche due file di nastro new jersey, un chiaro segnale che di lì non si passa perché il Tribunale amministrativo regionale ha confermato che è abusivo».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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