Oggi l’addio a Nello Candian stroncato dal virus del Nilo
PRAMAGGIORE. Verranno celebrati oggi pomeriggio con inizio alle ore 15 nella chiesa di Pramaggiore i funerali di Nello Candian, il settatenne morto il giorno del suo compleanno per il virus del Nilo, all’’ospedale di Portogruaro, nel reparto di medicina. Candian aveva manifestato i sintomi della tremenda malattia a Tramonti di Sotto, in provincia di Pordenone. La salma di Candian, in attesa delle esequie, si trova nell’obitorio di via Friuli, accanto all’ospedale di Portogruaro.
Nell’ambito del territorio di competenza dell’Asl 10, nel 2010 e 2011, i casi erano stati quattro, nel 2012 sono saliti a 35. Di questi casi si sono registrati 26 pazienti ultrasessantenni; 8 pazienti in una fascia d’età compresa tra 40 e 60 anni; un solo caso nella fascia d’età tra 20 e 40 anni; nessun caso tra la popolazione under 20. Tutti i casi, eccetto quello del povero Candian, sono stati risolti. Dopo la morte del padre, Milena Candian, ha lanciato un appello all’Asl 10 affinchè potenzi il servizio di disinfestazione nei mesi estivi. La risposta dell’azienda sanitaria non si è fatta attendere. «La sorveglianza effettuata nel 2012 conferma», ammette l’Asl, «l’individuazione territoriale di specifiche aree a circolazione virale e con presenza di casi umani. Le Asl, in particolare, hanno il compito di supportare i Comuni nella predisposizione piani d’intervento attraverso il coordinamento della gara d’appalto per conto dei Comuni; la promozione della necessità di attuare piani di intervento condivisi e coordinati; la ricerca di alleanze promuovendo azioni che portino a un maggior coordinamento delle azioni di controllo anche attraverso altri enti sovracomunali (le municipalizzate); attuare le verifiche di efficacia degli interventi di disinfestazione e la predisposizione dell’attività informativa nei confronti della popolazione».
Rispetto al 2012, però, l’Asl 10 coinvolgerà di più i soggetti privati, attraverso campagne informative, grazie anche ad appositi finanziamenti messi l’altro giorno a bilancio dal Consiglio veneto. «I contenitori artificiali che trattengono l'acqua piovana come pneumatici, secchi, abbeveratoi per uccelli, piscine o vasche non usate, scoli otturati, pozzanghere, sono siti ideali per lo sviluppo delle zanzare. Questi contenitori spesso si trovano in proprietà private ed è quindi compito di ogni proprietario ispezionare regolarmente la sua proprietà e gli edifici».
Rosario Padovano
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