Oggi la verità sulla morte di Italo

Sottomarina. I funerali solo dopo l’esame sul corpo del pescatore trovato senza vita a Ca’ Roman
Di Diego Degan

SOTTOMARINA. Si svolgeranno oggi le ultime formalità sulla salma di Italo Boscolo Meneguolo, il 74enne di Sottomarina morto sabato in seguito al naufragio della sua barca sugli scogli della diga di Pellestrina.

Niente autopsia, ma solo ispezione cadaverica, giacché le cause della morte sembrano, al momento, già abbastanza chiare. In sostanza il mare agitato dell'altra mattina ha buttato la «Giulia», una barchetta in legno di nemmeno cinque metri, con un motore da 20 cavalli, sugli scogli.

Il 74enne è rimasto incastrato tra due pietre, flagellato dalle onde. Almeno tre ore, probabilmente semisvenuto, immerso nell'acqua fredda, in balia del mare, che gli ricopriva la testa, facendogli ingollare acqua salata, ad ogni ondata di risacca. Un'agonia la cui durata si desume dalle sue abitudini, dato che, come raccontano i conoscenti, tutti i giorni usciva di casa, per andare a pescare, verso le sei e mezza e tornava verso le otto.

Quindi il naufragio deve essere avvenuto prima di quell'ora e l'allarme è stato lanciato poco prima delle 11. Forse, prima di perdere i sensi, ha cercato di gridare ma sulla diga di Pellestrina, a quell'ora, non c'era nessuno. I particolari - se la caduta gli avesse procurato fratture che gli impedivano i movimenti, se sia annegato, o se lo stress e ipotermia gli abbiano provocato un arresto cardiocircolatorio - li stabilirà, probabilmente, oggi il medico legale. Lui, ex pescatore in pensione, che ancora pescava, anche nelle giornate di maltempo, per antica passione e, magari, anche per sbarcare il lunario, semplicemente non ha resistito quanto sarebbe stato necessario.

Uno dei soccorritori che l'hanno avvistato per primi era perfino sceso in acqua e gli aveva tenuto la testa sollevata, per non fargli più bere acqua, fino all'arrivo dei pompieri che lo hanno portato a terra. Ma era già troppo tardi.

E mentre Italo Boscolo Meneguolo viveva gli ultimi minuti della sua vita, la moglie e gli amici, abituati a vederlo tornare ogni mattina, si chiedevano dove fosse finito.

Ora si trova in obitorio, ad aspettare che qualcuno metta le ultime firme alla vicenda della sua esistenza terrena, mentre la moglie, che i figli si sono portati via da quella semplice casa di Sottomarina vecchia, piena di ricordi, aspetta anche lei di dargli l'ultimo addio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia