Oggi Jesolo saluta Anna Rubato all’alba il peluche

I funerali alle 15.30. Alle 12 sindaco, giunta e consiglio sul luogo della tragedia Alla cerimonia in chiesa parteciperà in barella anche la mamma della bambina

JESOLO. Jesolo in silenzio saluta per l’ultima volta Anna Dalla Mora. Oggi alle 15.30 si svolgeranno i funerali della bambina di 8 anni, morta in un tragico incidente stradale lungo via Bafile. Alle 12, sindaco, giunta e consiglio comunale si troveranno nel luogo della tragedia, all’incrocio con via Nausicaa, assieme a tutti quelli che vorranno partecipare nella giornata di lutto cittadino. Arriverà anche la mamma Marinella Costantini a Jesolo Paese per il funerale, in autoambulanza, perché di quell'incidente, oltre a portare i segni nel suo animo, porta anche i segni sul corpo, con il bacino fratturato in più punti dopo l'impatto con l’auto. Sarà in barella in chiesa, accompagnata da un infermiere dell’Asl 10 e dal direttore generale Carlo Bramezza.

Non è mancato un gesto spregevole alla vigilia dell’addio alla bimba. All’alba di ieri è stato rubato un peluche, un simpatico orsacchiotto, che era stato messo sul luogo dell’incidente, insieme a fiori e letterine da parte di molti bambini. Non si sa chi sia stato, forse un ubriaco, certo un atto che non trova nessun tipo di giustificazione.

In molti esercizi sono comparse poi cassette anonime per raccogliere fondi che la famiglia vuole devoluti alla ricerca contro la Sla, la malattia che due anni fa portò via il papà di Anna, il vigile del fuoco Paolo Dalla Mora. Un'iniziativa, lanciata sui social network che però si presta a strumentalizzazioni e anche peggio. Il blog Jesoloforum ha messo in guardia: «Sembra che si annidino persone che potrebbero approfittare di queste raccolte per rubare i soldi. Tanti hanno parlato anche a vanvera, ma noi teniamo a ricordare che è il momento di pensare solo alla morte tragica di una bambina, lasciando perdere altri facili e scontati commenti. Gli stessi familiari hanno chiesto di stare attenti e non strumentalizzare la morte di Anna in alcun modo».

Dopo la rabbia, le polemiche sulla sicurezza delle strade, le accuse, adesso è il momento di riflettere e non parlare più.

Giovanni Cagnassi

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