Oggi arriva l’Onda Pride a Venezia: festa, corteo e polemiche GUARDA Si prepara il corteo Arcobaleno 1 - 2 - 3

Manifestazione per il diritto «di essere e amare» di gay, lesbiche e trans. Forza Nuova annuncia «azioni di disturbo». La Regione prende le distanze
Il passaggio del Milano Pride in Corso Buenos Aires, Milano, 29 giugno 2013. MATTEO BAZZI / ANSA
Il passaggio del Milano Pride in Corso Buenos Aires, Milano, 29 giugno 2013. MATTEO BAZZI / ANSA

VENEZIA. È la giornata dell’Onda Pride: l’orgoglio omosessuale attraverserà Venezia, un po’ festa e un po’ corteo politico, portandosi appresso polemiche (per il mancato patrocinio del Consiglio regionale, mentre l’ha dato il Comune) e le provocazioni dell’estrema destra. Così, Forza Nuova annuncia dalla sua pagina Facebook di «riservarsi di porre in essere azioni di disturbo alla manifestazione di oltraggio al pudore nonostante il divieto della Questura» a un contro corteo. Poi ci sono gli integralisti lefevriani di Christus Rex che dal sito del comitato triveneto annunciano un “Rosario riparatore”.

L’appuntamento con “ #VeneziaPride2014, per la libertà di essere e di amare” è dalle 15 in piazzale Santa Lucia, a ritmo di milonga: da tutto il Veneto sono attese 3 mila persone. Sarà una festa, colorata e musicale, come si conviene a un Pride: niente “carri”, ma il «Benvenuto» degli organizzatori a «coreografie, bandiere, strumenti musicali e tutto quello che la fantasia suggerisce». E sarà una manifestazione per rivendicazione di diritti civili del mondo Lgbt - lesbo, gay, bisex, trans - dal matrimonio alle famiglie, ai figli.

Dalle 17, via al corteo arcobaleno lungo la Strada Nuova, fino a campo San Polo, dove sul palco si alterneranno dalle 18.30 interventi e artisti di IndiePride. In serata trasferimento al parco di San Giuliano, per fare l’alba ballando con i Trash&Chic (deroga del Comune ai rumori, fino alle 4). «Questo Pride è per l'educazione alle differenze, per la lotta all'omotransfobia e la costruzione di una società più accogliente e inclusiva», dice Mattia Galdiolo a nome degli organizzatori, «per rivendicare il diritto universale alla felicità e all’autodeterminazione». Il consigliere pd Pietro Ruzzante ha annunciato la sua presenza alla manifestazione, denunciando il mancato patrocinio del Consiglio regionale. «Il Pride di Venezia è un'occasione per ribadire il silenzio miope della politica regionale verso le istanze della comunità»,commentano gli organizzatori.

Prende le distanze Fratelli d’Italia, con Andrea Selva Volpi: «Siamo da sempre per la libertà di manifestazione e l’unione civile delle coppie gay (ovviamente non delle adozioni), ma l’omofobia si vince con l'educazione, il rispetto e l'accettazione e non con sfilate simili a feste di Carnevale». Gli ex assessori Gianfranco Bettin (In Comune) e Sandro Simionato (Pd) saranno invece presenti: Ca’ Farsetti ha dato il proprio sostegno al Pride, ricordando che «lo statuto del Comune garantisce parità di trattamenti nella società e nel lavoro impedendo qualsiasi forma di discriminazione relativa all’orienamento sessuale».

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